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Sabato, 27 Aprile 2024

Il giallo delle ossa umane ritrovate a Favara, l'ex compagno di Gessica Lattuca: "Mi stranisce che le unità cinofile non abbiano avvertito nulla"

Per la scomparsa della giovane madre di quattro figli, Filippo Russotto fu la prima persona indagata e poi scagionata: "Ho pure pensato al suicidio"

Dopo la scoperta delle ossa durante i lavori di ristrutturazione di un immobile in via Luigi La Porta che potrebbero dare una svolta definitiva sul caso della scomparsa di Gessica Lattuca, dai microfoni di AgrigentoNotizie parla Filippo Russotto, l'ex compagno della donna che per primo fu iscritto sul registro degli indagati e poi scagionato.

Russotto, che oggi vive con i tre figli avuti con Gessica, non si esprime sul ritrovamento delle ossa e attende fiducioso gli esiti delle analisi che saranno eseguite dai carabinieri del Ris di Messina. L'ex compagno però, proprio in virtù delle accuse di cui è stato vittima, si toglie qualche sassolino dalle scarpe.

"Spero che si  scoprira la verità – dice Filippo Russotto – così almeno potremo portare qualche fiore al cimitero. Hanno portato i cani – il riferimento dell'ex compagno è rivolto agli investigatori – ma come si fa, a due passi, che i cani non hanno sentito la presenza di ossa umane, questo mi stranisce. Quando invece hanno fatto le verifiche a casa mia – dice ancora Russotto – mi hanno anche buttato fuori, facendo un film. Sono stato scagionato, ero arrivato anche a pensare al suicidio hanno puntato l'indice su di me anche se non abitava con me. Aspettiamo la verità e vedremo”.

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