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Venerdì, 26 Aprile 2024

Caro gasolio, pescherecci fermi in porto: scatta la protesta delle marinerie della provincia

Il costo del carburante si è quadruplicato nel giro di pochi mesi e i pescatori denunciano l'impossibilità a lavorare

Pescherecci fermi contro il calo gasolio. Le marinerie di Porto Empedocle, Licata e Sciacca si dicono impossibilitate a continuare le attività, a causa dei continui rincari sul costo del carburante. Una spesa per gli armatori che, nel giro di pochi mesi si è quadruplicata e che con il prezzo del pescato in calo, rende praticamente nulli i sacrifici dei pescatori che dicono di andare in perdita.

In mattinata, sulla banchina del molo di Porto Empedocle, gli operatori del settore di sono radunati per un sit-in di protesta. Chiedono un incontro urgente con il ministero delle politiche Agricole e Forestali. “Oggi – dice dai microfoni di AgrigentoNotizie il titolare di un peschereccio - il prezzo del gasolio è di circa un euro e diciotto centesimi al litro, così non possiamo vivere, chiediamo solo di lavorare e di poter sfamare le nostre famiglie. Il costo del carburante che ci permetterebbe di guadagnare qualcosa – aggiunge - sarebbe di circa cinquanta centesimi al litro, ma i prezzi continuano a salire e noi non siamo più in grado di andare avanti così”.

Il blocco dei pescherecci porta inevitabilmente a conseguenze negative anche per il settore della ristorazione, soprattutto alla vigilia della stagione estiva che, secondo le previsioni, vedrebbe la Sicilia come una delle mete turistiche preferite per le vacanze degli italiani.

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