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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute / Sciacca

Urologia, al "Giovanni Paolo II", via ad una tecnica innovativa per l’adenoma prostatico

Rispetto alle metodiche tradizionali è meno invasiva e garantisce tempi di dimissione più rapidi

Eseguiti per la prima volta all’ospedale di Sciacca, presso l’unità di urologia, diretta da Michele Barbera, quattro interventi per il trattamento dell’ostruzione da adenoma prostatico con l’innovativa metodica Rezum per via transuretrale.

Si tratta, nello specifico, di una "termoterapia mediante vapore acqueo convettivo": attraverso l’emissione di piccoli getti di vapore ad oltre 100 gradi a livello prostatico, con un apposito ago ricurvo, in soli nove secondi interviene nei punti da trattare, agendo sull’adenoma prostatico con allargamento dell’uretra, garantendo quindi un buon flusso urinario e lo svuotamento vescicale.

Rispetto alle metodiche tradizionali, il "Rezum" è meno invasiva e garantisce tempi di dimissione più rapidi e, in generale, un recupero decisamente più precoce.

"La nuova procedura - commenta Barbera - non è indicata soltanto per chi ha già un flusso urinario compromesso o nei soggetti portatori di catetere ma può benissimo essere eseguita su tutti i pazienti in sostituzione alla terapia medica o come suo coadiuvante sinergico. È un’ottima procedura da applicare nei pazienti defedati, con terapie anticoagulanti in corso, cardiopatici e nei soggetti ad elevato rischio operatorio. In definitiva - conclude il primario - la tecnica Rezum va particolarmente consigliata a tutti i portatori di catetere a permanenza e a coloro che, per vari motivi, non possono essere sottoposti a interventi tradizionali sull’ostruzione da ipertrofia prostatica".

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