Spese pazze alla regione, Farruggia a Di Benedetto: "Chiarezza o dimissioni"

L’ex vicesindaco di Raffadali Santino Farruggia, tramite una nota inviata alla stampa, chiede chiarezza in merito alle notizie riguardanti l’inchiesta sulle spese pazze alla regione siciliana. 

“La bufera giudiziaria – sostiene Farruggia - che ha investito l'assemblea regionale siciliana, con 97 indagati, tra i quali Giacomo Di Benedetto, attuale Sindaco di Raffadali, accusato del reato di peculato, merita, a mio avviso, un dibattito aperto.

È assai singolare che “Chi” come il Sindaco Di Benedetto  ha sempre fatto della legalità in politica una bandiera personale e uno strumento di ricerca del consenso, sia oggi tra  gli indagati di una bruttissima vicenda giudiziaria che sta facendo tremare i vertici politico istituzionali di tutta  la regione siciliana

Il peculato - ricorda Farruggia - è quel  reato, previsto dall'art. 314 del codice penale, in virtù del quale il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria indebitamente.

Se così è quale fiducia possono ancora avere i cittadini di Raffadali nel proprio Sindaco? 

Perché il Sindaco non va a riferire in un consiglio comunale straordinario ed aperto a tutti i cittadini, sulla sua posizione e sul suo ruolo in questa vicenda?

Mi rammarica - aggiunge Farruggia - che Di Benedetto utilizzi la sua pagina di Facebook per spiegare il proprio pensiero, invece di diramare un comunicato pubblico da affiggere per le vie di Raffadali.

Ha forse il Sindaco qualcosa da temere? Perché il Sindaco non fa chiarezza?

Forse il Sindaco teme la reazione dei cittadini che hanno pagato una salatissima tassa sulla spazzatura e che ora leggono sui giornali dei rimborsi “pazzi” probabilmente riscossi da Di Benedetto quando era deputato all’assemblea regionale? 

Per quanto mi riguarda - conclude Farruggia- alla luce di queste ombre sulla sua condotta, in aggiunta alla sua scarsa capacità amministrativa nelle vesti di Sindaco, mi portano alla naturale conclusione  di invitarlo a rassegnare  le dimissioni in modo che i raffadalesi scelgano un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale al fine di affrontare e risolvere le urgenze di una città che sta attraversando una  profonda crisi economica, culturale e sociale”.