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Lunedì, 29 Aprile 2024

Emergenza migranti, dalla base militare che Gheddafi voleva distruggere al molo Favarolo dove gli sbarchi continuano senza sosta: tour de force per il commissario Valenti

Dopo l’incontro al Comune con prefetto, questore e sindaco di Lampedusa, ha voluto raggiungere la banchina dove è in corso l’approdo di decine di migranti: tra le priorità figura un deciso "cambio di marcia" nella gestione dell'hotspot

Ha fatto un sopralluogo all'ex base militare “Loran” di Capo Ponente, quella che nel 1986 Gheddafi prese di mira per colpirla con 2 missili: in quell’occasione il disastro venne per poco scongiurato. Poi ha voluto raggiungere il molo Favarolo dove era in corso uno sbarco di decine di migranti per capire cosa vuol dire fronteggiare una situazione che diventa sempre più difficile di giorno in giorno.

Stato di emergenza migranti, il commissario Valenti a Lampedusa: “faccia a faccia” con prefetto, questore e sindaco

E’ stato un vero e proprio tour de force per per il neo commissario delegato allo stato d'emergenza migranti, il prefetto Valerio Valenti, che ha raggiunto l’isola di Lampedusa per una visita necessaria, urgente ed imprescindibile dopo tutto quello che è accaduto e continua ad accadere sulla maggiore delle isole Pelagie che è l’avamposto d’Italia, la “Porta d’Europa” che accoglie tutti quelli che partono dal Nord Africa in cerca di speranza e di salvezza.

Il programma della visita di Valenti è cominciato in Comune: dopo l'incontro con le autorità, il commissario straordinario, insieme al prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, al questore Emanuele Ricifari e al sindaco delle Pelagie Filippo Mannino si è spostato a Capo Ponente dove per il sopralluogo all'ex base militare. Infine al molo Favarolo dove avviene il primo contatto con i migranti sulla terraferma.

Il sopralluogo all'ex base Loran di Capo Ponente a Lampedusa è servito a valutare se ci sono o meno le condizioni per creare un'area di stoccaggio temporaneo delle “carrette” del mare usate dai migranti per le traversate.

Lo scorso 13 dicembre la Guardia di finanza eseguì, su disposizione del procuratore della Repubblica facente funzioni di Agrigento Salvatore Vella, un decreto di sequestro preventivo dell'area di proprietà privata di circa 1.500 metri quadrati utilizzata quale sito di stoccaggio delle imbarcazioni utilizzate dai migranti per raggiungere le coste dell’isola. Il provvedimento di sequestro fu emesso dal gip Francesco Provenzano. Il terreno, secondo quanto venne ricostruito dalla Procura, risultava sprovvisto di autorizzazioni ambientali.

Fino ad ora Lampedusa è rimasta senza area deposito delle imbarcazioni che, così come già evidenziato nei mesi scorsi allo stesso prefetto Valerio Valenti dal sindaco Filippo Mannino, non possono restare sulle spiagge o invadere molo Favarolo, specialmente durante i mesi estivi.

Valenti ha anche evidenziato la necessità di un decisivo "cambio di marcia" per rendere più efficienti le attività dell'hotspot, il centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola dove oggi erano presenti quasi 600 ospiti a fronte dei circa 400 posti disponibili. Poco prima delle 14, dopo un incontro con l'Aeronautica, il commissario straordinario ha lasciato l'isola.

(Aggiornato alle ore 14:07)

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