I carabinieri della sezione Operativa di Licata hanno eseguito il decreto a carico della trentatreenne destinataria, nell'ambito dell'inchiesta anti-droga, di un obbligo di dimora
Durante le perquisizioni domiciliari, i carabinieri hanno trovato - in casa di un ventottenne di Porto Empedocle - anche 5 grammi 'crystal meth'. Il capitano Marco La Rovere: "Visto il lockdown, i ragazzi ritengono - ma erroneamente - che questa modalità di rifornimento della 'roba' sia più sicura"
Il capitano Marco La Rovere: "Il 'coprifuoco' ha ridotto drasticamente i reati dopo le 22 perché non gira più nessuno e quei pochi che sono in circolazione sono facilmente individuabili. La proiezione a delinquere s'è spostata nella fascia pomeridiana, tardo pomeridiana"
Un calibro 12, con le canne mozzate, è risultato essere non censito in banca dati; l'altro è invece quello che era stato rubato, assieme ad una cinquantina di cartucce, da un'abitazione di Favara dove sono stati eseguiti altri due arresti
Il ventenne tunisino era andato a rifornirsi di "roba" a Palermo. Qualora la droga fosse stata piazzata per le vie della città avrebbe determinato un guadagno di circa 500 euro
Il capitano dei carabinieri Francesco Lucarelli: "Queste persone, parlando in maniera indisturbata, con lo spacciatore all'esterno sono riusciti a concordare una cessione di stupefacente"
Due degli indagati sono finiti agli arresti domiciliari, per altrettanti è stato disposto l'obbligo di dimora. L'inchiesta sullo smercio di cocaina, hashish e marijuana è stata portata avanti dai militari del nucleo Operativo e radiomobile della compagnia di Licata
Il "giro" non si sarebbe fermato neanche durante il lockdown anti-Covid. Determinanti sono state alcune videocamere piazzate in luoghi strategici, nonché le intercettazioni telefoniche
Durante la perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno trovato altra "roba" dello stesso tipo, ma anche materiale per il confezionamento delle dosi e mille euro in contanti
La donna è stata accusata di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, oltraggio a pubblico ufficiale e inosservanza dei provvedimenti dell'autorità
Salgono a 7, nel giro di un paio di settimane, i giovani finiti nei guai perché pensando di rimanere nell'ombra hanno deciso di rifornirsi di "roba" utilizzando internet. Ma i carabinieri del Norm hanno dimostrato - e continuano a farlo - d'essere in grado di bloccare i traffici 3.0 di stupefacenti
L’ordinanza, emessa dal gip del tribunale di Caltanissetta, trae origine da una ampia attività investigativa condotta dalla sezione Operativa del Norm carabinieri e coordinata dai pubblici ministeri della Dda
I poliziotti hanno eseguito la perquisizione dopo un servizio di osservazione durante il quale hanno notato che in quel punto gravitavano personaggi già noti per reati legati al mondo della droga
I carabinieri del Norm sono entrati in azione, dopo aver notato movimenti sospetti, a San Leone. Nei guai sono finiti un agrigentino cinquantenne e una racalmutese di 25 anni
La frontiera del traffico di sostanze stupefacenti corre in rete, ma anche le attività investigative sono in continuo aggiornamento per bloccare questi reati
Il capitano Marco La Rovere: "Siamo di fronte anche ad un tipo di traffico 3.0. Non è vero che il mondo del web sommerso non sia tracciabile, quindi è falso che i ragazzi abbiano trovato metodi per approvvigionarsi di stupefacenti rimanendo impuniti"
Il difensore ha presentato incidente di esecuzione alla Corte di appello rilevando come la notifica della sentenza emessa fuori termine non poteva essere messa in esecuzione poiché la notifica era stata inviata ad altro difensore che non era nominato
Sette le persone finite in carcere, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare del gip di Ragusa. Agli indagati è stata notificato l'obbligo di dimora