L'operaio Gaetano Sciortino fu condannato in primo grado a 24 anni di reclusione dalla corte di Assise. In secondo grado, la sentenza è stata totalmente ribaltata e il procuratore generale ha impugnato il verdetto
Ad impugnare il verdetto della corte d'Assise d'appello di Palermo è stato il sostituto procuratore generale di Palermo, Giuseppe Fici. Anche il difensore di parte civile, l'avvocato Antonino Gaziano, ha presentato ricorso
All'operaio 59enne Gaetano Sciortino in primo grado erano stati inflitti 24 anni di reclusione per il delitto di Giuseppe Miceli, massacrato a 67 anni nel suo ambulatorio 8 anni fa, ma la sentenza è stata ribaltata in Corte di assise di appello. Anche il legale dei familiari della vittima chiede la condanna
Carabinieri e Procura avevano ipotizzato, durante le fasi investigative, che il movente del delitto potesse essere quello della rapina. Non sono però stati trovati indizi di colpevolezza