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Servizio idrico, Pace: "Non siamo pronti alla gestione pubblica dell'acqua"

Il sindaco di Ribera invita il presidente dell'Ati e il Cda ad attivarsi per la creazione di un progetto che consenta di superare l'attuale mancanza di risorse umane e professionali

Gestione del servizio idrico: i comuni sono pronti ad occuparsi di acqua, reti, fognatura? Assolutamente no. Per questo, con una nota, il sindaco di Ribera Carmelo Pace chiede che si metta in moto il meccanismo che possa portare alla creazione di "strutture" che possano davvero accompagnare il ritorno all'acqua pubblica. Tutto partendo dalla votazione, il 23 novembre, della definitiva presa d'atto della risoluzione del contratto di gestione con il privato, "importante atto - dice Pace - che costituisce una risposta dei sindaci alle aspettative dei cittadini che hanno, già da tempo, invocato la chiusura di una gestione ritenuta inefficace ed oltremodo vessatoria sotto l’aspetto economico".

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Una pre(o)messa che manca di una conseguenza: come fare? Quell'atto, dice il sindaco, impone infatti "importanti considerazioni sulle prospettive gestionali di un servizio che, per la sua evidente importanza, non può permettersi nemmeno un giorno di mancate gestione”. Una possibilità che oggi è concretissima, una volta tagliato ogni contatto con la Girgenti acque, stante “l'assenza, nei comuni, di un minimo di organizzazione amministrativa per un servizio che alcuni enti, provenienti dalla gestione Eas non hanno mai gestito”. Secondo Pace oggi mancano quindi “organizzazione tecnica e personale idoneo" per la gestione, ed è quindi, scrive, “necessario e improcrastinabile” che la presidenza dell’Ati e il Cda “avvinino, nel minor tempo possibile, lo studio della problematica al fine di porre in essere e sottoporre all’Assemblea un progetto di gestione futura del servizio idrico integrato che possa assicurare la prosecuzione dell’attività di erogazione idrica e di gestione delle acque reflue, nel rispetto delle esigenze dei Comuni e della disciplina normativa vigente”.

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Intanto alla società, che oggi attende la conclusione dell'assemblea dei soci, non è ancora giunto alcun atto di risoluzione del contratto, al momento ancora nelle mani dell'avvocato dell'Ati, Mazzarella.

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