Stabilizzazione dei precari, Messana cerca di evitare la sfiducia
Il sindaco sui lavoratori: "Beneficeremo di un contributo regionale per i prossimi vent'anni che ci consentirà di trasformare i contratti di 76 lavoratori a tempo indeterminato"
La giunta comunale ha approvato l'atto di indirizzo e il programma triennale del fabbisogno del personale. Si avviano così - anche a Racalmuto - le procedure per la stabilizzazione del personale precario. "Beneficeremo di un contributo regionale per i prossimi vent'anni che ci consentirà di trasformare i contratti di 76 lavoratori a tempo indeterminato" - ha spiegato il sindaco Emilio Messana - .
Contro Emilio Messana è stata presentata, nelle scorse settimana, una mozione di sfiducia. A firmarla 14 dei 15 consiglieri in carica. La mozione non è stata ancora portata in discussione, all'aula "Marchese", proprio perché è stato scelto di dare al sindaco la possibilità di ultimare l'iter delle stabilizzazioni.
La Cisl: "E' una procedura che va seguita politicamente"
"Il piano dovrà essere approvato da una commissione nazionale. Pertanto nei prossimi mesi dovrà essere seguito e difeso a Roma perché ottenga il parere favorevole - ha dichiarato, non a caso, il sindaco di Racalmuto - . È un momento storico per il nostro Comune e per i nostri lavoratori. Se solo ripensiamo al nostro insediamento nel giugno 2014, quando i contratti rischiavano di non essere prorogati, per effetto del piano di riequilibrio finanziario approvato dai commissari, possiamo comprendere l'importanza del lavoro svolto. Prima del piano di riequilibrio, i contratti dei precari erano a ventiquattro ore e il costo era al 90% a carico della Regione e per la rimanente parte a carico del Comune. Per risanare il bilancio, a quota comunale pari a circa 200.000 euro, venne tagliata dai commissari. I contratti furono così portati a 20 ore. L'anno scorso questa amministrazione ha promosso una mobilitazione che ha determinato l'approvazione all'Ars di una norma che ci ha consentito di riportare i contratti a ventiquattro ore, ponendo l'importo tutto a carico della Regione. Ieri ci è stato comunicato il decreto che riconosce a Racalmuto, unico Comune in Sicilia, 200.000 euro per coprire le quattro ore in più".
Un dettagliato resoconto, quello del sindaco di Racalmuto che non manca di evidenziare: "Se fosse passata la prima mozione di sfiducia nel novembre del 2016, promossa da 'Racalmuto prima di tutto' e sventata dai consiglieri della lista Borsellino e dai consiglieri del Pd, i nostri contrattisti sarebbero rimasti a venti ore nel 2017, nel 2018, nel 2019: i lavoratori avrebbero perso 200.000 euro ogni anno. Oggi i consiglieri hanno presentato una nuova mozione di sfiducia - inevitabilmente il sindaco cerca di richiamare l'attenzione di maggioranza e opposizione affinché gli consentano di ultimare l'ultimo scorcio di mandato - . Riflettiamo bene prima di abbandonare le istituzioni e lasciare il paese nelle mani di un commissario - lancia un altro appello - . Dobbiamo credere nel nostro ruolo, come il popolo ha avuto fiducia in noi quando ci ha eletti".