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Amministrative 2020

Corsa verso il ballottaggio, Miccichè e Firetto hanno scelto: ecco le nuove giunte e gli schieramenti

Si delinea inoltre la conformazione del nuovo Consiglio comunale: le liste che sono con il medico hanno oggi la maggioranza dei seggi in aula "Sollano"

Alla fine potrebbe essere andata in larga parte come gli ultimi rumors volevano-dicevano: al ballottaggio il centrodestra unito vira su Franco Micciché, mentre Lillo Firetto affronterà da solo questa elezione "supplementare".

Il termine per la presentazione di giunte, programmi e accordi era alle 14, ma alle 13.40 al Comune di Agrigento erano categorici: "Al momento non è arrivato nulla". C'è chi ancora stava fisicamente lavorando sulla documentazione, e i contatti si sono fatti frenetici per definire i nuovi assessori designati. 

Ecco il dato definitivo: sarà ballottaggio tra Franco Micciché e Lillo Firetto

Un quadro chiaritosi nelle prime ore del pomeriggio. Il centrodestra unito, alla fine, sarà al fianco di Franco Micciché, con un apparentamento formale con Forza Italia e Diventerà bellissima e il sostegno "spirituale" di tutte le liste rimaste fuori da aula "Sollano" come Lega e Udc. Sostegno esterno, senza apparentamento, per Fratelli d'Italia, che in questo modo recuperebbe un secondo consigliere comunale (entra Fabio La Felice). Per il partito di Berlusconi entrerebbe in aula Fabio Catania, con Antonino Costanza Scinta che entra in giunta. Possibile ingresso in aula anche di Roberta Zicari per DiventeràBellissima, anche se le sue sorti sono legate alla vittoria di Micciché: solo in quel caso infatti scatterebbe un ulteriore seggio che verrebbe attribuito con il sistema dei resti. Nella squadra designata di Micciché troverebbe spazio l'assessore designato di Zambuto Gianni Tuttolomondo. Designati anche il medico Giovanni Vaccaro, la capolista di Vox Italia Roberta Lala al posto del filoso Fusaro, Costantino Ciulla, Gerlando Principato oltre ai già designati Aurelio Trupia, Marco Vullo e Francesco Picarella.

La delicata partita delle alleanze: il gioco della capra, il cavolo e il lupo

Firetto, come anticipato, correrà da solo e potrebbe puntare con maggior forza sul concetto di una candidatura totalmente civica contro il "sistema", per quanto le interlocuzioni anche con l'universo del centrodestra ci siano state e, fino a ieri sera sembrava chiuso un accordo con Fratelli d'Italia che non ha però superato la notte. Anche l'attuale sindaco, comunque, pare apporterà piccole modifiche alla propria giunta designata, mantenendo Giorgia Iacolino e Tanja Castronovo (entrambe rimaste fuori da aula Sollano),  insedendo al posto di Giandomenico Vivacqua, Antonio Sutti e Giorgio Bongiorno gli assessori uscenti Nello Hamel e Nino Amato e l'ex consigliere comunale Giuseppe Gramaglia, i candidati consigliere Mario Fontana (figlio del più volte deputato Enzo), Gioacchino Alfano e Alfonso Mirotta (questi rimasti fuori dal Consiglio) e il consigliere di "Onda" Pasquale Spataro.

Amministrative ad Agrigento, ecco tutte le preferenze (parziali) dei consiglieri comunali

Certamente fuori dai giochi dovrebbe rimanere il Movimento 5 Stelle, che a livello regionale ha dato ai propri elettori, in vista dei ballottaggi, "autonomia di voto secondo libertà di coscienza".  "Chiunque - dicono i deputati regionali - dovesse dare indicazioni di voto, non lo farebbe a nome del Movimento 5 stelle". Una precisazione necessaria anche ad Agrigento?

Ecco il nuovo Consiglio comunale 

Stando così i giochi, quattro seggi toccheranno a Cambiamo Rotta (Teresa Nobile, Alessando Sollano, Francesco Alfano e Flavia Contino); 3 ad Uniti per la città (Marco Vullo, Angelo Vaccarello, Ilaria Settembrino); 3 Forza Italia (Simone Gramaglia, Carmelo Cantone, Giovanni Civiltà); Facciamo Squadra (Davide Cacciatore e Valentina Cirino); 1 Diventerà Bellisima (Claudia Alongi); 2 Fratelli d'Italia (Gerlando Piparo, Fabio La Felice); 2 seggi Andiamo avanti (Nino Amato, Mario Fontana), 2 seggi Buogiorno Agrigento (Piero Vitellaro, Margherita Bruccoleri), 2 Agrigento Rinasce (Nello Hamel, Alessia Bongiovì) e uno per Onda (Pasquale Spataro). Va anche considerato che il sindaco perdente tra Miccichè e Firetto avrà un posto in Consiglio comunale per legge e che molti dei consiglieri destinati ad entrare in aula "Sollano" sono anche assessori designati: potrebbero cioè anche scegliere di lasciare lo scranno facendo scorrere la lista degli eletti.

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