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Sanità

Schifani e la Sicilia a corto di medici: "Pochi posti col numero chiuso nelle Università, obbligati a reclutare stranieri"

Lo ha detto il presidente della Regione nel corso di un convegno che si è svolto all'Ars. Capitolo investimenti: "Un piano da oltre un miliardo per potenziare la rete ospedaliera pubblica, previsto il completamento del polo pediatrico di Palermo"

Un piano da oltre un miliardo per potenziare la rete ospedaliera pubblica; il completamento del polo pediatrico di Palermo; la carenza di medici, che ha costretto al reclutamento degli stranieri. Il presidente della Regione Renato Schifani - intervenendo al convegno "Emergenza sanità, prospettive e soluzioni per uscire dalla crisi", organizzato a Palazzo dei Normanni dalla commissione Salute dell'Ars guidata da Pippo Laccoto - individua subito una delle cause: "Negli anni passati la quantificazione del numero chiuso per l'accesso alle facoltà di Medicina è stata sbagliata". Una bacchettata alle Università, che hanno previsto pochi posti rispetto alle esigenze del mercato (sanità pubblica in testa).

Motivo per cui, oggi, ricorrere ai medici stranieri "è stato un atto dovuto: non abbiamo altre soluzioni. Ci sono state domande, non moltissime ma stiamo lavorando su questo, così come ha fatto anche la Calabria, dove sono stati reclutati circa 200 medici di qualità ed efficienti. I giovani medici che vanno al nord non tornano".

Per colmare il defcit di medici nella sanità pubblica, Schifani ha anche aperto un confronto con l'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata): "Una collaborazione tra privato e pubblico in certi settori - dice - è essenziale. Credo che in un momento di crisi e in assenza di medici sia legittimo chiedere all'Aiop un minimo di bon ton tra istituzioni e medicina privata. Un minimo di verifica tra un governo, da sempre aperto al dialogo con i privati, e gli ospedali privati ​​va fatto in modo da darci delle regole per non danneggiare nessuno".

La Regione è impegnata nel potenziamento della rete ospedaliera pubblica: "Siamo fiduciosi di poter accennare entro febbraio il nostro progetto. Attendiamo valutazione da parte del ministero. I siciliani hanno il diritto di avere un'assistenza sanitaria di eccellenza. Ci accingiamo anche a chiudere i lavori per consegnare alla Sicilia un polo pediatrico regionale". Entro il 31 gennaio il governo nominerà i direttori generali delle strutture sanitarie: "E' un obbligo normativo. Non ci saranno altre proroghe, individueremo direttori generali entro il 31 gennaio". 

Per il presidente dell'Ars, Gaetano Galvagno, la risposta alla crisi del sistema sanitario regionale deve essere "tangibile", fermo restando che "i problemi si possono risolvere in un giorno". "Inutile dire che si ha la bacchetta magica, inutile buttare fumo negli occhi della gente, è il momento di trovare soluzioni".

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