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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Rete ospedaliera, guardie mediche e disinfestazioni: vertice in Prefettura

Presenti, tra gli altri, il questore Maurizio Auriemma, il commissario dell'Asp di Agrigento, Gervasio Venuti ed il senatore del Movimento 5 Stelle, Rino Marinello

Nuova rete ospedaliera, rimodulazione delle guardie mediche e disinfestazione dei nosocomi. Questi alcuni punti discussi al vertice sulla sanità che si è tenuto ieri in Prefettura ad Agrigento. Presenti, oltre al prefetto Dario Caputo, anche il questore Maurizio Auriemma, il commissario dell'Asp di Agrigento, Gervasio Venuti, i direttore della stessa Asp, Silvio Lo Bosco, il senatore del Movimento 5 Stelle, Rino Marinello, il tenente colonnello Rodrigo Micucci del reparto operativo del carabinieri di Agrigeto, il colonnello della Guardia di finanza, Pietro Maggio, ed il dottor Vittorio Spoto dell'Asp.

Numerosi i punti all’ordine del giorno sui quali il senatore Cinquestelle ha voluto puntare l’attenzione, attraverso una approfondita analisi delle soluzioni, perlopiù condivise dagli interlocutori. Tra i temi più scottanti, quello igienico-sanitario legato alla presenza massiccia di zanzare nel presidio ospedaliero di Sciacca. Secondo le testimonianze del personale, a Sciacca le zanzare sono dappertutto ed escono persino dai termosifoni. “Bisogna intervenire con urgenza, – afferma Marinello - evitando che nelle fondamenta del presidio ospedaliero ristagni l’acqua”. “Inoltre, - aggiunge - bisogna provvedere alla bonifica degli ambienti e alla disinfestazione, intervenendo anche fuori dall'ospedale, coinvolgendo l’amministrazione comunale, per la bonifica di piccoli ruscelli. E quindi, attraverso la scerbatura e la potatura di alberi”. “È un intervento – spiega il senatore - che deve essere programmato ed effettuato in tempo opportuno per il potenziale rischio di incendi e la proliferazione di zecche”. 

Si è passati, quindi, al tema della rimodulazione del servizio di continuità assistenziale, attraverso l’accorpamento dei presidi di guardia medica in quei centri distanti fra loro solo pochi chilometri (stiamo parlando di centri che distano tra loro tre, quattro chilometri, comunque sempre entro i dieci chilometri di percorrenza). “Oggi, - chiarisce Marinello – le guardie mediche, attive dalle ore 20 alle ore 8 del mattino seguente e h 24 in tutti i giorni festivi, contano un solo medico che, di fatto, opera senza tutela fisica, né tutela assicurativa e legale”. “Ma soprattutto, - continua – è da considerare la grave problematica rappresentata delle precarie condizioni nelle quali i medici svolgono tale servizio, essendo frequentemente oggetto di intemperanze verbali, di minacce e violenze fisiche, non ultime i fatti di cronaca accaduti in Sicilia lo scorso anno”. 

“Accorpare, - sostiene Marinello - vorrebbe dire maggiori garanzie per gli stessi cittadini, facendo confluire più medici in strutture con automedicalizzate; rafforzando così le dotazioni di personale medico; garantendo la presenza di due medici nel posto di guardia; unitamente ad assunzione di personale infermieristico per il potenziamento del servizio. Tale situazione permetterebbe ai due sanitari di collaborare e confrontarsi”.

La questione è allo studio del commissario Asp già da mesi. Studio che, dalle parole del commissario Venuti, sarà sottoposto all’attenzione dell’assessore regionale già in settimana. Così come la valutazione della Rete ospedaliera e gli interventi di manutenzione straordinaria da effettuare nel presidio saccense in particolare. La marcia adesso è stata ingranata, i rappresentanti delle istituzioni, oggi presenti, hanno fissato un nuovo appuntamento per sabato prossimo, 7 luglio, alle 9.30, sempre in Prefettura. 

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