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Cronaca

Coronavirus, le guide turistiche messe in ginocchio dalla crisi: “Cancellata un’intera stagione”

Giovanna Lombardo, 39 anni di lavoro nella Valle dei Templi: “Le prospettive ci preoccupano, difficilmente il turismo locale servirà a tornare al lavoro”

“Trentanove anni di lavoro, sacrifici, soldi investiti, sudore cancellati in un colpo solo”.

Ha la voce incrinata dal pianto Giovanna Lombardo, una vita – per davvero – vissuta sotto il sole della Valle dei Templi per accompagnare decine di migliaia di persone tra le pietre ricche di storia della nostra provincia come guida turistica.

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“Quanto avvenuto in questi due mesi – ci spiega – è certamente qualcosa di mai visto, ma sarebbe errato dire che la crisi per il settore sia nata con il Covid. Sono già diversi anni, almeno un paio, che le scelte fatte a livello nazionale e locale hanno danneggiato il nostro settore”.

Quali?

“Innanzitutto le nuove misure adottate in ordine alla figura della guida turistica, che hanno fortemente danneggiato le guide locali, quelle che invece hanno certamente un valore aggiunto nel raccontare la storia della propria città, perché, come facciamo noi, lo fanno con amore profondo. E poi c’è la linea seguita dentro il Parco con i servizi aggiuntivi, che di fatto ci fanno concorrenza in modo sbilanciato, essendo le loro attività non solo promosse sui canali ufficiali del Parco, ma già dentro i percorsi di visita”.

E a questo si aggiunge la “mazzata” del Covid..

“Assolutamente. Parliamo di una stagione turistica ormai totalmente compromessa, dato che qui si iniziava a lavorare a partire da febbraio-marzo proseguendo fino ad agosto-settembre. Era questo che ci consentiva, ogni anno, di mettere da parte qualcosa per i mesi di bassa stagione: senza queste risorse sarà difficile. Io, in tanti anni, sono riuscita magari a risparmiare qualcosa, ma ci sono dei colleghi giovani che magari si sono appena sposati, hanno fatto dei mutui e non so proprio come faranno”.

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Anche perché il Covid potrebbe non solo aver azzerato l’anno turistico 2020, ma cambiato il modo di viaggiare in prospettiva..

“Assolutamente sì. Noi lavoriamo soprattutto con i gruppi numerosi, è abbastanza difficile che una coppia prenoti una guida e quindi in tempi di distanziamento sociale capisce bene quale è la situazione”.

E il turismo regionale, su cui tanto sembra si voglia puntare?

“Restano i problemi in termini di gruppi numerosi e comunque in genere il turista siciliano non si rivolge ad una guida turistica ma si limita a prendere le audioguide. E poi stiamo parlando comunque di numeri che certamente non bastano a recuperare il danno. Noi stiamo guardando con attenzione alle misure che sta adottando la Regione e abbiamo una interlocuzione avviata con Parco e imprenditori locali per lavorare sulla destinazione Agrigento”.

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