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Domenica, 28 Aprile 2024
L'intervento / Canicattì

"Sono un mafioso, vi sparo!": 22enne sbatte al muro un poliziotto e prova a tirare fuori il coltello che aveva nel marsupio: denunciato

L'agente aggredito è finito al pronto soccorso dove i medici gli hanno diagnosticato traumi guaribili in otto giorni

Rapina un coetaneo, portandogli via il portafogli con tutto il denaro custodito, e si aggira con fare molesto in piazza Dante: zona della movida di Canicattì. Ad intervenire, in maniera fulminea, cercando di evitare il caos, i poliziotti del commissariato cittadino che subito sono riusciti ad identificare e bloccare il ventiduenne, soggetto noto alle forze dell'ordine. Il ragazzo, ubriaco, anziché calmarsi ha iniziato ad insultare e a minacciare i poliziotti: "Sono un mafioso, vi sparo!" - avrebbe ripetutamente detto - . 

Ad un certo punto, il giovane avrebbe anche afferrato al polso uno degli agenti e lo avrebbe, con violenza, sbattuto contro un muro. Con l’altra mano - stando a quanto è stato formalmente ricostruito dalla polizia - il ventiduenne ha tentato di prendere qualcosa dal marsupio. Movimenti che non sono sfuggiti all'altro poliziotto che è riuscito subito a bloccarlo. E dentro il marsupio, il ventiduenne aveva un coltellaccio di circa 17 centimetri che è stato posto sotto sequestro. 

Gli negano l'accesso al locale e scaglia un bastone di legno contro l'ingresso: centrata in pieno volto una ventiseienne

Ha rischiato grosso, di fatto, il poliziotto che era stato aggredito e strattonato. Un agente che è poi andato al pronto soccorso dell'ospedale "Barone Lombardo" dove i medici gli hanno diagnosticato un trauma guaribile in circa 8 giorni.

Il ventiduenne è stato soltanto denunciato, in stato di libertà, alla Procura di Agrigento per minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, nonché per porto abusivo di arma. Verrà anche sanzionato amministrativamente per ubriachezza molesta. Nonostante la gravità dei comportamenti - se solo fosse riuscito a tirar fuori quel coltellaccio, non si sa cosa sarebbe potuto accadere al poliziotto - il ventiduenne è rimasto a piede libero. Gli agenti del commissariato lo hanno solo denunciato ed è rimasto libero di tornare in piazza Dante, o in altre location della movida Canicattinese, e magari creare altre occasioni di scompiglio e di rischio. 

Piazza Dante è lo slargo dove, nel giugno del 2017, venne ucciso, con due coltellate, il ventiduenne Marco Vinci che, davanti ad un pub, aveva preso le difese di una donna di 38 anni - alla quale erano stati rivolti pesantissimi apprezzamenti - che era in sua compagnia.

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