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Lunedì, 29 Aprile 2024
Violenze / San Leone

La maxi rissa al porticciolo di San Leone, individuati alcuni degli oltre 30 partecipanti: 7 minorenni rischiano il processo

Una fonte confidenziale della polizia aveva individuato tre presunti protagonisti della scazzottata, mai denunciata da nessuno, che inizialmente era partita in 30 contro uno. Gli indagati hanno dai 14 ai 17 anni: coinvolti altri 4 maggiorenni

"Pirchì un fa u spertu ora": da una parte trenta ragazzini e dall'altra due "rivali" con cui, poco prima, c'era stato un banale battibecco. Dopo la scazzottata qualcuno si sarebbe unito ai gruppi per dare sostegno ad amici e conoscenti.

A distanza di poco più di un anno dalla maxi rissa, la procura per i minorenni di Palermo conclude le indagini e si avvia a mandare a processo sette ragazzini, di età compresa fra i 14 e i 17 anni, residenti ad Agrigento e Favara, che avrebbero partecipato alla scazzottata, avvenuta al porticciolo di San Leone nella notte fra il 3 e il 4 settembre dell'anno scorso.

VIDEO. Il porticciolo di San Leone come far west, maxi rissa fra ragazzini

Le indagini della polizia sono partite dopo la pubblicazione, da parte del dirigente del Codacons Giuseppe Di Rosa, di un video di una trentina di secondi, girato con uno smartphone e diventato presto virale, in cui un gruppetto di ragazzini si picchiavano nel piazzale vicino al molo di Ponente. 

Il video è stato acquisito dagli investigatori e una fonte confidenziale ha subito individuato tre ragazzini quali protagonisti della rissa. Uno di loro ha confermato di avere preso parte a quella che, inizialmente, secondo la sua versione, sarebbe stata un'aggressione in trenta contro due.

In particolare ha raccontato di essere stato provocato, mentre si trovava insieme al cugino, e di essersi allontanato per evitare di litigare. In un secondo momento il ragazzo, di cui conosceva solo il nome e sapeva essere di Favara, sarebbe arrivato con i "rinforzi". "Ci hanno picchiato in 30 contro 2 - ha raccontato ai poliziotti - e abbiamo reagito per difenderci".

Un altro amico, poi, sempre secondo il suo racconto, sarebbe intervenuto ad aiutarli. Pure quest'ultimo ha ammesso i fatti alla polizia. Le due indagini della procura di Agrigento e di quella per i minori hanno consentito di individuare undici presunti protagonisti della scazzottata. Per sette di loro sono state concluse le indagini e i pm del tribunale per i minorenni di Palermo hanno fatto notificare gli avvisi che preludono alla richiesta di rinvio a giudizio.

I difensori degli indagati (gli avvocati Fabio Inglima Modica, Salvatore Virgone, Fabio Sardo, Simona Fulco, Francesco Buscaglia e Calogero Raia) potranno prendere visione di tutti gli atti e articolare la prima strategia processuale. 

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