La maxi rissa con coltello e mannaia a Porta di Ponte: il libico resta in carcere i 3 tunisini ai domiciliari
La decisione è stata pteso ha deciso il gip del tribunale di Agrigento convalidando gli arresti dei quattro immigrati bloccati nel corso del
Uno - il 28enne libico - resta in carcere. Gli altri tre - dai 24 ai 43 anni, tutti tunisini - invece ai domiciliari. Lo ha deciso il gip del tribunale di Agrigento convalidando gli arresti dei quattro immigrati bloccati nel corso della rissa scoppiata martedì sera a Porta di Ponte.
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I quattro - arrestati in flagranza dai carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Agrigento - sono stati indagati per rissa e lesioni personali. Durante il tafferuglio, scoppiato per futili motivi, sono saltati fuori una mannaia e un coltello. Un militare dell'Arma è stato spintonato e, dopo essere caduto a terra, è stato colpito con una sedia alle spalle. Ferito, con la mannaia, anche uno degli esagitati a cui i medici dell'ospedale San Giovanni di Dio, dove venne trasportato d'urgenza, hanno applicato una trentina di punti di sutura.