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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il processo / Racalmuto

I coniugi massacrati in casa dal figlio, via libera a una seconda perizia psichiatrica

La Corte di assise incarica due medici per valutare nuovamente, dopo che era stata esclusa qualsiasi incapacità in occasione dell'incidente probatorio, le condizioni mentali di Salvatore Sedita

Via libera a una nuova perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e volere di Salvatore Sedita, il 35enne che, secondo la sua stessa confessione, ha massacrato con 47 colpi di pistola i genitori dopo anni di violenze e sopraffazioni nei loro confronti.

Lo ha deciso la Corte di assise di Agrigento, presieduta da Giuseppe Miceli, dopo che, nella fase delle indagini preliminari, erano stati svolti analoghi accertamenti che avevano escluso qualsiasi vizio di mente. I giudici, adesso, vogliono vederci chiaro e hanno disposto esami più approfonditi. A sollecitarlo, ad apertura del dibattimento, era stato il legale dell'imputato, l'avvocato Ninni Giardina.

Il 14 dicembre sarà conferito l'incarico agli psichiatri Osvaldo Azzarelli e Leonardo Giordano. 

Il maresciallo: "Sedita vagava confuso al bar"

"Ho colpito prima mia madre con la mannaia conservata in una borsa frigo in camera da letto. Gliel’ho conficcata nel collo ma è rimasta viva. Ho continuato anche quando ho capito che erano morti dando dei colpi secchi alle mani”. È un racconto dell'orrore quello che aveva fatto Salvatore Sedita, al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano. Lo stesso gip, dopo l'interrogatorio, aveva disposto il suo ricovero nella sezione psichiatrica del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto.

Giuseppe Sedita e Rosa Sardo, 66 e 62 anni, sono stati massacrati nella loro abitazione il 13 dicembre dell'anno scorso. Sedita, in un primo momento, aveva fatto una ricostruzione delirante dicendo di avere visto i demoni e che l'autore dell'omicidio era "un uomo con la maschera e i tatuaggi che ha bussato a casa". Una versione sconnessa che ha pure ribadito nel colloquio con lo psichiatra. Le sorelle, ascoltate in aula all'udienza precedente, hanno raccontato che Salvatore è diventato violento e aggressivo - la procura gli contesta pure l'accusa di maltrattamenti - quando ha iniziato a drogarsi facendo uso, in particolare, di crack. 

"Ha ucciso i genitori con 47 colpi di mannaia": giudizio immediato per 34enne

I familiari delle vittime, costituiti parte civile con l'assistenza degli avvocati Giuseppe Contato, Giuseppe Barba e Giuseppe Zucchetto, hanno iniziato a deporre e ricostruire il contesto in cui è maturata la tragedia familiare ma il processo, dopo l'accertamento psichiatrico, si concluderà rapidamente in seguito all'accordo fra il pm Elenia Manno e la difesa ad acquisire tutti gli atti di indagine.

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