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Cronaca Porto Empedocle

Porto Empedocle, dipendenti senza stipendio: il dissesto è ormai dietro l'angolo

Il Comune è schiacciato dai debiti. Le casse sono quasi a secco: poco più di 40 mila euro, a fronte di un disavanzo di bilancio da 3,6 milioni. Carmina: "Situazione disastrosa"

Se non è ancora dissesto, poco ci manca. La situazione al Comune di Porto Empedocle è sempre più drammatica. Le casse sono quasi a secco: poco più di 40 mila euro, a fronte di un disavanzo di bilancio da 3,6 milioni. I dipendenti comunali sono sull’orlo della crisi con due mesi di stipendio arretrati, per non parlare, poi, del debito di circa un milione di euro vantato dalle ditte di smaltimento rifiuti.

Sono numeri da incubo quelli elencati dal neo sindaco Ida Carmina. “È una situazione disastrosa, – spiega la prima cittadina ad Agrigentonotizie –  che non consente all’ente di fornire servizi essenziali e di adempiere al pagamento dei crediti. Agli impiegati dovremmo dare circa un milione di euro per gli stipendi, tutte le anticipazioni di cassa sono consumate e ogni giorno paghiamo interessi passivi su circa 6 milioni di euro di anticipazioni”.

Il sindaco, però, punta il dito anche contro quegli empedoclini che ancora non hanno pagato la Tari. “Su un debito di 2,6 milioni – precisa Carmina – abbiamo riscosso soltanto 600 mila euro. Capisco che i cittadini sono stanchi di pagare e molti non arrivano a fine mese, ma non credo che sia l’80 per cento della popolazione ad avere problemi economici”.

Ai consiglieri comunali che chiedono con urgenza un piano di riequilibrio, in alternativa al dissesto, il sindaco risponde che, quest’ultima soluzione, non sarebbe da equiparare alla morte dell’ente. “Il Comune non può morire, - aggiunge ancora Carmina – è uno dei rimedi previsti dalla legge in cui l’ente non riesce a fornire i servizi essenziali ed è oberato di debiti, in quel caso interviene lo Stato, separa la nuova gestione dalla vecchia e provvede  a fare una sorta di riparto del pagamento dei debiti. Nel caso del riequilibrio, la situazione sarebbe più pesante perché il Comune dovrebbe farcela solo con le proprie forze”.

Adesso, si aspetta soltanto il parere del revisore dei conti che sta esaminando la proposta di dissesto elaborata dagli uffici comunali, anche se, sottolinea il sindaco, “la decisione finale spetterà solo al consiglio comunale”.

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