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Lunedì, 29 Aprile 2024
Verso il processo / Palma di Montechiaro

"Rompono i sigilli, manomettono l'impianto e rubano la corrente elettrica per 5 anni": coniugi di 96 e 91 anni sotto inchiesta

La procura contesta il furto aggravato ai danni dell'Enel: le presunte alterazioni avrebbero "fruttato" quasi 2.600 euro ovvero una "sotto misurazione di oltre il 91 per cento"

Novantasei anni lui, 91 la moglie: per 5 anni, secondo la procura, avrebbero rubato energia elettrica all'Enel con un sofisticato sistema che avrebbe consentito di alimentare la loro abitazione, nel centro storico di Palma, "alleggerendo" la bolletta di oltre il 91 per cento per cinque anni, a partire dal 2015.

Il pubblico ministero Elenia Manno ha fatto notificare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a due coniugi di Palma di Montechiaro. Si tratta di Salvatore Castronovo e Maria Vitello. L'ipotesi di reato a loro carico è di furto di energia elettrica con ben tre aggravanti: la violenza sulle cose, l'uso del mezzo fraudolento e l'oggetto destinato a pubblico servizio.

In particolare avrebbero realizzato un allaccio abusivo alla rete Enel attraverso la rottura dei sigilli e la manomissione del misuratore di corrente che avrebbe consentito una "sotto misurazione" dei consumi di oltre il 91 per cento. Un controllo dei tecnici della società che gestisce il servizio insieme ai carabinieri, scattato il 30 ottobre del 2020, ha consentito di accertare i fatti.

Con l'avviso di fine inchiesta i difensori - gli avvocati Gianfranco Pilato e Giovanni Sanfilippo - avranno 20 giorni di tempo per provare a convincere la procura, dopo avere preso visione degli atti, a non mandarli a processo chiedendo di svolgere altri atti istruttori, depositare memorie o sollecitare un interrogatorio degli indagati.

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