La rabbia degli sfollati di via Unità d'Italia: "Abbandonati da tutti, fateci tornare a casa"
Ad un mese di distanza dal devastante incendio, gli inquilini della palazzina lanciano un appello alla magistratura
Ad un mese dall’incendio che ha causato l’evacuazione della palazzina di via Unità d’Italia, gli inquilini del civico 49, lanciano un corale appello alla magistratura. Sul rogo che ha devastato i magazzini della “Commer Sud” c’è un’inchiesta della Procura della Repubblica di Agrigento che ha disposto il sequestro dell’intero immobile.
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I proprietari degli appartamenti che hanno dovuto lasciare le abitazioni, si stanno arrangiando autonomamente. E’ il caso del signor Davide, che ogni mese paga ancora la rata del mutuo ma che, attualmente alloggia in una casa di campagna insieme alla moglie al figlio e al cane di famiglia.
C’è poi il signor Gesuele, che nell’immobile ha investito i risparmi di una vita. Proprietario di ben tre appartamenti, momentaneamente paga seicento euro al mese per l’affitto di una camera di un bed and breakfast.
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Una delegazione degli sfollati, si è radunata nell’ampio piazzale su cui si affaccia la palazzina sequestrata. In molti si sono sentiti abbandonati dalle istituzioni, e nello specifico, dal Comune di Agrigento che, secondo gli inquilini, non sta offrendo nessun aiuto.
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Corale invece è stato l’appello alla Procura per accelerare l’iter di dissequestro e delle relative verifiche sulla staticità dell’immobile. Procedura quest’ultima, che è indispensabile per consentire il ritorno a casa delle sedici famiglie.
