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Domenica, 28 Aprile 2024
Tribunale / Caltabellotta

"Mi hanno picchiato perché ho negato soldi e sigarette, ma non l'ho ucciso": resta in carcere il 34enne accusato dell'omicidio di Caltabellotta

Il gip del tribunale di Sciacca ha convalidato il fermo, eseguito subito dopo il delitto dai carabinieri, ed ha disposto la custodia cautelare

Fermo convalidato e custodia cautelare in carcere per il marocchino 34enne indiziato d'aver ucciso il connazionale ventinovenne Elfaquihin Hakim. A convalidare il fermo, fatto dai carabinieri nelle ore immediatamente successive all'omicidio, è stato il gip del tribunale di Sciacca Antonino Cucinella. Il 34enne, durante l'udienza di convalida, ha respinto ogni accusa, spiegando che sarebbero stati altri migranti a colpire ripetutamente con un bastone, e dunque uccidere, il ventinovenne. 

"Ha colpito con un bastone ripetutamente il connazionale e lo ha ucciso": fermato marocchino di 34 anni

L'indagato ha dato la sua versione dei fatti verificatisi nella tendopoli di via Triokola a Caltabellotta dove c'erano diversi immigrati alloggiati per la raccolta delle olive. Il 34enne ha spiegato che proprio il 29enne e un altro connazionale sarebbero entrati nella sua tenda per picchiarlo, dopo che nei giorni precedenti lui aveva negato sigarette e soldi. Durante l'aggressione, altri due migranti che erano nella stessa tenda avrebbero colpito il giovane.

Il gip ha convalidato comunque il fermo e disposto, appunto, la custodia cautelare in carcere del marocchino.  

Omicidio a Caltabellotta: trovato cadavere di 29enne, fermato un sospettato

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