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Lunedì, 29 Aprile 2024
La requisitoria / Canicattì

Consuocero investito e ucciso per bloccare il matrimonio? La Procura: 26 anni di reclusione per l'imputato

Il pm Paola Vetro ha escluso la minorata difesa e i motivi abietti e futili. Per l'accusa sussiste invece la premeditazione

La Procura, con il pm Paola Vetro, ha chiesto 26 anni di carcere per il tabaccaio 75enne di Canicattì, Luigi Lalomia, accusato dell'omicidio del futuro consuocero il sessantenne Mario Vincenzo Lauricella e il tentato omicidio della futura nuora.

Lauricella, il 30 maggio del 2021, venne preso a bastonate e investito con un furgone nell'ambito di un contrasto legato al futuro matrimonio dei loro figli. La futura nuora rischiò invece di essere investita dal furgone e venne salvata dal gesto eroico del padre che, vedendo il mezzo piombargli contro, l'avrebbe spinta via. 

Il pm, chiedendo 26 anni di reclusione per l'imputato, ha escluso la minorata difesa e i motivi abietti e futili. Per l'accusa sussiste invece la premeditazione. Nonostante la perizia abbia sostenuto il contrario, per la Procura gli esiti del dibattimento avrebbero smentito la perizia. 

Consuocero investito e ucciso per bloccare il matrimonio? Il perito: "Colpito mentre prendeva a bastonate l'auto, unica manovra possibile"

Il perito, chiamato a risolvere i contrasti fra le diverse versioni, ha tracciato una ricostruzione un po' diversa rispetto all'ipotesi accusatoria. L'ingegnere Grazia La Cara, incaricata dalla Corte di assise di Agrigento che è presieduta da Alfonso Malato, di ricostruire la dinamica, ha sostenuto che "Lalomia cercando di darsi alla fuga eseguiva una manovra di retromarcia per sfuggire ad ulteriori colpi, terminando la sua corsa sul terreno adiacente il vialetto di accesso, dopo aver divelto le pietre poste sul margine a delimitazione dello stesso, causando danni al mezzo e fermandosi con lo stesso a cavallo tra terreno e vialetto. Quindi, veniva raggiunto da Lauricella che, dopo avere sferrato il terzo colpo su parte del tetto e del parabrezza, si allontanava in direzione del casotto". A quel punto avrebbe ingranato la prima ma, secondo l'esperto della Corte, sarebbe stata l'unica manovra possibile. Lauricella, dopo essere stato colpito, riportò la frattura del bacino. 

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Lauricella è morto il 16 luglio del 2021 a distanza di un mese e mezzo dall'investimento avvenuto il 30 maggio.

Il processo è stato aggiornato al 26 gennaio per le arringhe dell'avvocato di parte civile Salvatore Amato e del legale dell'imputato, Calogero Meli. 

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