rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Fra i vicoli del centro storico / Naro

Il duplice omicidio di Naro, le testimonianze: "Quasi ogni sera bevevano e c'erano schiamazzi"

Gli abitanti di via Vinci continuano a guardare da dietro le imposte socchiuse i movimenti di carabinieri e pm. I militari dell'Arma hanno già acquisito le registrazioni di diversi sistemi di videosorveglianza. Molti impianti, quelli del Comune, non funzionano. Ma sono invece attive, e coprirebbero a pieno le due zone, alcune telecamere private

Mentre i carabinieri della Scientifica sono ancora al lavoro fra l'esterno e gli interni delle abitazioni di via Vinci e vicolo Avenia, i naresi che vivono a pochi passi dalla chiesa di Sant'Erasmo, in piazza Cesare Battisti, continuano ad osservare i movimenti di investigatori e inquirenti da dietro le persiane socchiuse delle finestre. Stanno cercando di capire, di sapere. "E' vero che hanno arrestato un paio di persone?", "E' vero che ci sono dei romeni fermati?": queste le domande che continuano ad essere rivolte ai giornalisti che fanno avanti e indietro dalle due residenze situate entrambe a pianterreno. In via Vinci, dove è stato trovato in una pozza di sangue, il cadavere di Delia Zarniscu, 58 anni, investigatori e inquirenti parlano di una scena del crimine infernale: mobili e suppellettili sarebbero stati buttati in aria e gli interni sono pieni di sangue. In vicolo Avenia, dove invece è riverso quasi all'ingresso il cadavere di Maria Rus di 54 anni, c'è una poltrona incendiata, così come è carbonizzato il corpo della donna. 

I carabinieri della Scientifica oltre a sequestrare capi di abbigliamento e diverse scarpe, hanno già acquisito le registrazioni di diversi sistemi di videosorveglianza. Molti impianti, quelli del Comune di Naro, non funzionano. Ma sono invece attive, e coprirebbero a pieno le due zone, alcune telecamere private. I naresi, chi passa da piazza Cesare Battisti, scuotono la testa. Qualcuno invece allarga le braccia, forse se lo aspettavano che prima o poi sarebbe capitato qualcosa di brutto.  

Una massacrata a coltellate, l'altra bruciata in casa sua: duplice femminicidio a Naro

"La sera, in via Vinci, c'era sempre molto movimento - raccontano ad AgrigentoNotizie alcuni abitanti del quartiere del centro storico - . C'erano romeni, ma anche naresi. Bevevano e spesso c'erano schiamazzi, facevano feste". Non aggiungono altro i naresi. Probabilmente anche per ricostruire il contesto in cui è maturato il duplice delitto, i carabinieri nelle prossime ore ascolteranno anche gli abitanti delle due stradine. C'è da capire - e al momento questa parrebbe la priorità - il collegamento fra le due donne. Scontato che le due si conoscessero. 

L'allarme, alle ore 3 circa, è stato lanciato dagli abitanti di vicolo Avenia: qualcuno aveva sentito odore di bruciato e affacciandosi aveva visto fiamme all'interno dell'abitazione. Sono accorsi i pompieri del distaccamento di Canicattì e, naturalmente, i carabinieri. Trovato il cadavere della 54enne, a ruota - in via Vinci - è stato scoperta anche l'altra salma. Pare, ma non ci sono conferme ufficiali al momento, che per via Vinci sia arrivata una telefonata ai militari dell'Arma. "Si sa chi le ha ammazzate e perché?", "Si capisce qualcosa su quello che è successo?": le domande dei naresi si fanno sempre più incalzanti. Carabinieri e Procura sono al lavoro per mettere dei punti fermi e identificare gli autori del duplice delitto. Più persone vengono - ore 12,25 - ascoltate alla caserma dei carabinieri. Le voci che si rincorrono sono di due romeni fermati. Ma viene categoricamente smentito dagli inquirenti.  

Il sostituto procuratore Elettra Consoli e l'aggiunto Salvatore Vella, titolari del fascicolo d'inchiesta sul duplice omicidio di Naro, hanno disposto l'autopsia. A Naro - sempre su richiesta della Procura di Agrigento - sono in arrivo, oltre ai militari del Ris di Messina, anche gli specialisti del nucleo investigativo dei vigili del fuoco che dovranno occuparsi, in maniera particolare, dei rilievi nell'abitazione di vicolo Avenia dove è stato trovato, riverso sul pavimento, con alle spalle una poltrona incendiata, il cadavere carbonizzato di Maria Rus. In questo caso, l'allarme, da parte dei vicini, è stato lanciato alla sala operativa dei vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento. Per l'omicidio di Delia Zarniscu, in via Vinci, la chiamata è arrivata invece al 118.  

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

AgrigentoNotizie è in caricamento