Stalking fra donne, pietrate ai vigili e calunnia: sessantanovenne assolta per vizio di mente

Assoluzione perchè non era imputabile al momento di commettere il fatto. Il giudice monocratico Agata Anna Genna ha scagionato dalle accuse O.Z., 69 anni, di Montallegro, finita sotto processo nell'ambito di una vicenda che ipotizza accesi contrasti fra due donne sfociati in veri e propri atti persecutori. 

La donna, imputata di stalking, danneggiamento e calunnia, è stata prosciolta in seguito a una perizia psichiatrica che ha accertato la sua incapacità di intendere e volere. La vicenda risale al settembre del 2016. L'imputata sarebbe entrata in contrasto con la presidente di un circolo femminile del paese, sua parente nonché vicina di casa.

I contrasti si sarebbero aggravati fino al punto che la presunta vittima, costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Fabio Inglima Modica, avrebbe avuto persino paura a uscire da casa per timore di aggressioni. Insulti, minacce di morte e pedinamenti persino in pizzeria dove la rivale stava festeggiando il compleanno. Il 22 settembre l'episodio più grave: la sessantanovenne si sarebbe presentata al comando della polizia municipale con un mattone in mano con cui avrebbe danneggiato tre porte in segno di disappunto perchè i vigili, a suo dire, non la stavano tutelando dalla sua rivale.

Accuse che, secondo il pm, erano pienamente provate dal dibattimento tanto da chiedere in un primo momento la condanna a 2 anni e 4 mesi. Nei confronti della donna, difesa dall'avvocato Marilena Marino, è stata disposta una perizia, eseguita dalla psichiatra Cristina Camilleri, dalla quale è emersa la sua non punibilità tanto che pure il pm aveva ribaltato le sue precedenti conclusioni chiedendo l'assoluzione.

Il giudice ha disposto, inoltre, la misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno prescrivendo l'esecuzione in un centro di salute mentale.