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Cronaca Lampedusa e Linosa

L'evacuazione di 13 migranti della Open Arms, il medico: "Nessuna emergenza, stavano bene"

Il responsabile del Poliambulatorio: "C'è qualcosa che non funziona perché solo uno aveva una otite, eppure risultavano persone con diverse patologie, tra cui 20 casi di scabbia" 

Cinque (con 4 accompagnatori) sono stati evacuati per problemi psicologici, altri tre (con un accompagnatore) per problemi sanitari: una cisti, un timpano rotto e ferite pregresse d'arma da fuoco ad un piede. Nessuno di loro - secondo quanto viene confermato - è stato ricoverato al Poliambulatorio dell'isola. Tutti sono stati, appunto, praticamente subito dopo essere stati controllati, accompagnati all'hotspot di contrada Imbriacola.

Nuova evacuazione medica dalla Open Arms

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"Dei 13 naufraghi fatti sbarcare dalla Open Arms solo uno aveva una otite, gli altri non avevano alcuna patologia come abbiamo accertato in banchina. Infatti, sono stati tutti condotti nell'hotspot - ha detto all'Ansa il responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, Francesco Cascio, - . C'è qualcosa che non funziona - osserva Cascio - perché tra i 13 migranti fatti sbarcare dalla Open Arms per motivi sanitari solo uno aveva una otite, mentre gli altri stavano bene: eppure dalla relazione dello staff del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta risulta che a bordo ci sarebbero persone con diverse patologie, tra cui 20 casi di scabbia". 

Sbarco di migranti dalla Open Arms

 

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Ha 55 anni e un passato in politica, che lo ha portato a presiedere il Parlamento siciliano, Francesco Cascio, medico igienista dell'Asp di Palermo e da maggio dell'anno scorso 'referente' del poliambulatorio sanitario di Lampedusa al posto di Pietro Bartolo, eletto tra le fila del Pd al Parlamento europeo. E' stato lui, insieme al suo staff, a visitare i migranti fatti sbarcare "per motivi sanitari" dalla Open Arms e a stabilire che, contrariamente a quanto constatato dai medici a bordo, stanno "tutti in buona salute".

Poliambulatorio di Lampedusa, l'ex presidente dell'Ars al posto di Bartolo

Cascio è stato presidente dell'Assemblea regionale siciliana dal maggio 2008 al dicembre 2012 e in precedenza anche assessore al Turismo e vice presidente della Regione Siciliana prima di aderire a Ncd e ad Alternativa Popolare di Angelino Alfano.  Ma la politica ha dato a Cascio anche parecchie amarezze: ha perso il seggio all'Ars da cui era decaduto a causa di una inchiesta per corruzione, prima di essere assolto definitivamente dall'accusa in Cassazione. Fino all'operazione 'Artemisia' del marzo scorso su una superloggia massonica a Castelvetrano che è costata a Cascio gli arresti domiciliari dal 21 marzo al 5 aprile con l'accusa di favoreggiamento personale. Misura poi annullata dal tribunale del riesame che ha archiviato. "E' una esperienza unica, ovviamente molto più coinvolgente di altre - spiegava, un mese addietro, Cascio parlando del suo lavoro a Lampedusa - c'e' la questione migranti, il rapporto con gli sbarchi che coordiniamo da punto di vista sanitario con le forze dell'ordine alle quali poi facciamo dei report. A Lampedusa vengo dieci giorni al mese ma qui mi sento a casa. Qua ho tanti amici e sto bene". 

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