“La mafia esiste perché lo Stato lo permette, c'è sempre stata collusione. Quando parlano, ad esempio, di fare il ponte sullo Stretto, prima dovrebbero realizzare le infrastrutture, perché quando io prendevo il treno da Roma per Milano la durata della tratta era inferiore alle tre ore, il treno che da Palermo porta a Messina invece ci impiega quasi quattro ore, se invece si riducessero i tempi, allora avrebbe un senso il ponte, tutto il resto è letteratura e sono pigliati pi fissa”.

Queste, ai microfoni di AgrigentoNotizie, sono le parole dell'attore palermitano Tony Sperandeo presente in città in occasione dell'iniziativa “Scuola e legalità: il sogno di Peppino Impastato in una terra libera dalle mafie”che si è svolta al teatro Pirandello.

Una giornata rivolta agli studenti, che ha fatto "soldi out" in due turni, con la proiezione di una versione ridotta del film “I cento passi” che racconta la storia di Peppino Impastato: per fare conoscere la figura del giornalista assassinato a Cinisi per volontà del boss Gaetano Badalamenti. Quest'ultimo, nella pellicola diretta da Marco Tulio Giordana, è interpretato proprio da Tony Sperandeo. Sul palco del “Pirandello”, l'attore palermitano, introdotto ed intervistato da Riccardo Gaz, ha raccontato la sua esperienza cinematografica che, nel 2001, gli portò anche l'assegnazione di un “David di Donatello” come miglior attore non protagonista. L'iniziativa, privata e senza alcun tipo di contributo pubblico, ha visto la partecipazione di alcuni istituti scolastici di Agrigento, Favara e Cammarata ed è stata promossa dall'associazione "Geniality". La regia video è stata curata dal giornalista Andrea Cassaro.

“Il sogno di Peppino Impastato”: Tony Sperandeo e Riccardo GaZ incontrano gli studenti al teatro Pirandello