rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Giustizia / Canicattì

Cresta sulle forniture di acqua al Comune di Palma? Chiesto rinvio a giudizio di sindaco e tre funzionari

La procura ipotizza nei confronti del primo cittadino di Canicattì, imputato nella veste di presidente del consorzio Tre sorgenti, e dei tecnici una frode nell'applicazione della tariffa

A giudizio per l'accusa di avere praticato una "cresta" sulla tariffa della fornitura idrica al Comune di Palma di Montechiaro. Il procuratore aggiunto Salvatore Vella ha chiesto il processo del sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, nella veste di presidente del consorzio acquedottistico Tre sorgenti e di tre tecnici con cui si è alternato alla guida dell'ente.

Si tratta di Carmelo Vaccaro, 59 anni, di Realmonte; Jessica Vanessa Lo Giudice, 32 anni, di Palma e di Mauro Porcelli Licata, 64 anni, di Licata. La richiesta di rinvio a giudizio sarà discussa davanti al giudice Iacopo Mazzullo il 7 marzo.

I quattro sono accusati di frode in pubbliche forniture. La procura ipotizza che avrebbero ceduto, per tre anni a partire dal 2018, una fornitura idrica a una tariffa maggiore rispetto a quella dovuta.

"Il consorzio, in particolare - è l'atto di accusa del pm -, dopo avere comunicato all'Arera (Autorità per le reti e l'energia) una tariffa pari a 0,6629 euro a metro cubo per l'anno 2012 e dopo essere stato escluso dall'aggiornamento delle tariffe, per la mancata consegna degli impianti al gestore d'ambito affidatario del servizio, ha applicato la tariffa maggiore di 0,6869".

Il solo Corbo è accusato, sempre nella veste di presidente del consorzio Tre sorgenti, di avere evaso un'imposta di 100mila euro "indicando attivi inferiori" rispetto a quelli effettivi. 

Gli imputati hanno nominato come difensori gli avvocati Calogero Meli, Santo Lucia, Angelo Armenio e Silvio Miceli.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cresta sulle forniture di acqua al Comune di Palma? Chiesto rinvio a giudizio di sindaco e tre funzionari

AgrigentoNotizie è in caricamento