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Sabato, 27 Aprile 2024
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Incidenti "fantasma" per truffare le assicurazioni: mancano le querele, ma è pratica diffusa anche nei piccoli paesi

La frode da simulazione di sinistro stradale è un reato e questa provincia non ne è affatto immune. Ecco come funziona e cosa fare per tutelarsi

Ci sono realtà, come il Palermitano (per non andare molto lontano), dove è stato accertato che venivano fratturate gambe e braccia per truffare le compagnie di assicurazioni. Nel marzo del 2022, un'inchiesta del commissariato di Brancaccio, su raggiri messi a segno fra il 2017 e il 2020, ha fatto quantificare in circa 2 milioni di euro il volume di affari, di cui 700 mila già pagati dalle compagnie di assicurazione. Ma non fu la sola. È stata semmai una delle più recenti. Nell'Agrigentino, non sono mai state stanate bande di spaccaossa. Né ci sono state, nel corso degli ultimi decenni, inchieste capaci di far scattare arresti su arresti. Qualcosa, qualche anno addietro, venne sviluppato, nel più fitto riserbo, dalla polizia Stradale, fra Palma di Montechiaro e Licata. Ma il rigoroso silenzio investigativo non fece conoscere mai alla collettività come, dalle nostre parti, avvengano le truffe, o i tentativi, ai danni delle compagnie di assicurazione. Nonostante manchino inchieste memorabili (lo sono quelle delle bande di spaccaossa di Palermo che evidenziarono anche collegamenti con la mafia), Agrigento e la sua provincia non sono affatto immuni dal fenomeno. Anche in questa porzione dell'isola, e anche nei piccoli paesi, si "montano" gli incidenti stradali fasulli e si ottengono risarcimenti danni non dovuti. 

Dalla truffa dello specchietto agli incidenti "fantasma"

La più nota, e sono innumerevoli gli episodi venuti alla luce anche in questa provincia, è la cosiddetta truffa dello specchietto. L'automobilista truffatore ferma, in maniera concitata, la vittima mostrandogli i danni alla propria auto, di solito lo specchietto rotto o dei graffi alla carrozzeria. Danni fasulli perché già procurati in precedenza. La proposta, in questi casi, è sempre la stessa: risolvere bonariamente la questione, chiedendo immediatamente denaro e senza coinvolgere le compagnie assicurative. 

Di fatto, in questi casi, occorre semplicemente trovare la vittima sacrificale: l'anziano a cui sarà semplice imputare disattenzione o mancanza di riflessi, la giovane donna che magari era impegnata in una vietata conversazione al telefonino o il ragazzino che si vede lontano un miglio che non ha dimestichezza nella guida di scooter o macchinetta.  

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Il livello dei tentativi di truffa si fa più alto quando vengono coinvolti coloro che i mezzi danneggiati devono ripararli, quando c'è complicità fra automobilista pronto al raggiro e carrozziere. Sia chiaro, non sono tutti i titolari di autocarrozzeria che si prestano. Ma trovarne qualcuno che "aiuti" chi è già suo cliente non è affatto difficile. 

Accade anche in questa provincia, ad esempio, che l'automobilista che aveva graffiato la vettura al guardrail, trovi amici che magari gli fanno l'assicurazione o il carrozziere che ha già un mezzo danneggiato in officina e che sa di poter "sfruttare", perché corrispondono, le cosiddette quote d'urto. Mal che vada, il raggiro alla compagnia d'assicurazione si "monta": un mezzo già danneggiato si fa appositamente sbattere contro l'altra macchina da riparare. E in questi casi si cerca di far in modo d'ottenere una cifra congrua per riparare entrambe le vetture. Il "dettaglio", non trascurabile, è però uno soltanto: quell'incidente non c'è mai veramente stato. È stato invece creato ad arte. 

Simulazione di incidente stradale e pene previste per il reato La simulazione di un incidente stradale al fine di ottenere indebitamente il risarcimento dei danni è un reato. Si chiama frode assicurativa ed è punibile con la reclusione da uno a 5 anni. Se il livello sale e vengono anche prodotti falsi certificazioni mediche, si integreranno altre fattispecie di reato
Frode assicurativa e necessità di querela La frode assicurativa può essere perseguita solo se viene fatta una querela da parte della compagnia assicurativa. Senza denuncia, fatta entro i termini previsti, il reato decade (Art. 642 codice penale)

Querele quasi inesistenti 

Carabinieri e polizia, ciclicamente, lanciano appelli alla denuncia. Lo fanno di norma quando emergono, a seconda dell'inchiesta, gravi reati: estorsioni e intimidazioni soprattutto. Ma questa provincia è una realtà dove si denuncia poco, pochissimo. E sono quasi inesistenti - anche se la frode assicurativa da simulazione di incidente stradale è un reato - le querele per questo genere di casi. 

Truffe online: avviate 131 indagini, 41 persone denunciate, 848.979 euro defraudati di cui 29.031 euro recuperati

Questura Agrigento

(Dati dal primo dicembre 2022 al 30 novembre 2023)

Truffe e frodi online vengono denunciate. Probabilmente non tutte, ma le denunce ci sono. E fra queste, anche quelle relative a chi prova a risparmiare, stipulando polizze assicurative online, e poi magari scopre che la pagata e perfino esposta assicurazione era soltanto cartastraccia. Sono infinitesimali invece - AgrigentoNotizie apprende dagli addetti ai lavori che non c'è uno specifico dato provinciale - le querele per frode assicurativa. E senza la denuncia, polizia e carabinieri non possono mettere in moto l'attività investigativa. 

Cosa fare in caso di incidente "fantasma"

Chi, senza aver alcuna responsabilità, venga coinvolto ingiustamente in un incidente stradale, può - anzi deve - disconoscere il sinistro: ritenerlo falso o invalido ai fini del risarcimento. E lo si fa contattando - possibilmente entro 20 giorni - la propria assicurazione e inviando per iscritto la “denuncia di disconoscimento”, contenente la propria versione dei fatti, dichiarando la totale estraneità e allegando eventuali prove e testimonianze a supporto di quanto dichiarato. La prova è fondamentale. Anche se naturalmente non può essere escluso che la truffaldina controparte trovi a sua volta un falso testimone. Con in mano il disconoscimento del sinistro, la compagnia assicuratrice si occuperà - con perizie tecniche sui veicoli coinvolti - di accertamenti e valutazioni che dovranno verificare l’effettiva presenza e compatibilità dei danni. Deciderà quindi se liquidare il sinistro al danneggiato o chiudere la pratica senza alcun risarcimento. A questi passi fatti, in autotutela, con la compagnia di assicurazione, vanno - perché si tratta di reati - accostati quelli da muovere assieme a carabinieri e/o polizia. L'impegno delle forze dell'ordine è, del resto, quello di accogliere e di ascoltare tutti, cercando, laddove possibile, di concretizzare aiuto. 

Aumento dell'assicurazione e risarcimento per un incidente mai avuto: denunciato l'autore del raggiro

Chi denuncia alla propria compagnia d'assicurazione d'essere stato vittima di un incidente stradale mai avvenuto, addebitando la responsabilità ad un altro automobilista, rischia di finire nei guai - così come è stato a Licata nel giugno del 2022 - per la fattispecie di reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. 

Denunciare sempre

L'ordinamento giuridico ha classificato i reati in base alla loro gravità. A prescindere dalla loro classificazione però, se un fatto è stato ritenuto antigiuridico (contra ius) perché lede un bene giuridico che è stato ritenuto meritevole d'essere protetto, la denuncia va fatta sempre. Potrebbe, fra l'altro, anche rivelarsi un corretto input, alle forze dell'ordine, per portare alla luce illegali accordi, giri e raggiri economici che, alla fine, danneggiano tutti e non soltanto le compagnie d'assicurazione o la vittima sacrificale che potrebbe anche essersi trovato al posto sbagliato, nel momento sbagliato.     

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