rotate-mobile
Cronaca Casteltermini

"Sfregiarono un giovane al volto", Cassazione conferma condanna: arrestati padre e figlio

Calogero e Stefano Circo, di 59 e 33 anni, sono stati riconosciuti responsabili del reato di lesioni aggravate in concorso: la pena è di 6 anni e 4 mesi di reclusione

La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di condanna. Immediatamente dopo è stato firmato l’ordine di carcerazione. Provvedimento che è stato già eseguito dai carabinieri della compagnia di Cammarata. Dopo sette anni di processo, Calogero e Stefano Circo – rispettivamente padre e figlio – di 59 e 33 anni, condannati a 6 anni e 4 mesi di reclusione, sono stati trasferiti, dopo le formalità di rito, alla casa circondariale “Di Lorenzo” di Agrigento. I due sono stati riconosciuti, definitivamente, responsabili del reato di lesioni aggravate in concorso. Secondo quanto emerse dall’inchiesta dei carabinieri di Casteltermini, che all’epoca erano coordinati dal maresciallo Paolino Scibetta, i due – assieme ad altrettante persone - hanno sfregiato, con un coltello, il volto di un ragazzo, dell’ex fidanzato della figlia e sorella Giuseppina Circo.

"Spedizione punitiva per onore", confermata condanna per quattro agrigentini

Era il 2012 quando tutto avvenne. Prima vi sarebbe stata una lite, anzi una vera e propria rissa, in una pizzeria, poi il giovane si spostò in contrada Malvello a Casteltermini e su un appezzamento di terreno venne – stando all’accusa – aggredito e sfregiato al volto. Fu, venne ricostruito allora dagli investigatori di Casteltermini e dalla Procura, una vera e propria spedizione punitiva. I carabinieri, all’epoca, sequestrarono anche il coltello che venne fatto esaminare dal Ris di Messina. Coltello che risultò essere sporco del sangue del giovane.

Era il giugno del 2018 quando i giudici della Corte d’appello di Palermo confermano la condanna a 6 anni e 4 mesi nei confronti dei castelterminesi Calogero, Stefano, Giuseppina Circo e Vincenzo Militello. La sentenza di primo grado era stata emessa, l’anno prima, dal giudice monocratico del tribunale di Agrigento: Alessandra Tedde. La pena venne, allora, sospesa. Alla base dell’aggressione vi sarebbe stata una sorta di vendetta per questioni di onore.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Sfregiarono un giovane al volto", Cassazione conferma condanna: arrestati padre e figlio

AgrigentoNotizie è in caricamento