rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
I pericoli della sedentarietà

Stai seduto per 10 ore al giorno? Ecco quali sono i rischi

Una nuova ricerca ha scoperto che stare seduti per 10 ore al giorno (e oltre) aumenta il rischio di demenza. Un effetto che non viene compensato neanche da un'attività fisica regolare

Stare seduti a lungo, soprattutto nella stessa posizione, senza alzarsi e fare movimento di tanto in tanto, può arrecare numerosi danni alla salute. Come danni al collo e alle spalle, una minor resistenza della colonna vertebrale, problemi alle gambe e una degenerazione muscolare che causa addominali "flaccidi" e glutei "molli". Non solo, numerosi studi hanno anche dimostrato che l’immobilità mantenuta per ore, frequente in chi lavora tutti i giorni alla scrivania o effettua lunghi viaggio in auto, può anche creare problemi al funzionamento di organi quali pancreas e colon, e soprattutto alla corretta circolazione sanguigna, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, obesità, diabete e tumori. Un altro lavoro, pubblicato su Jama Cardiology, ha scoperto che chi resta seduto per più di 8 ore al giorno ha un rischio di malattie cardiovascolari e morte prematura tra il 17% e il 50% in più rispetto a chi trascorre meno di 4 ore seduto.

Ora un altro recente studio, condotto dagli scienziati dell’Università della California del Sud e di altre Università, ha rilevato che le persone "inattive" corrono anche un rischio più elevato di sviluppare demenza rispetto alle più attive. Che la sedentarietà insieme ad altri fattori di rischio (come eccesso di colesterolo, fumo di sigaretta, consumo di alcol eccessivo, pressione alta, diabete, ipertensione, obesità e sintomi depressivi) aumenti il rischio di malattie croniche e degenerative già era noto. Il dato sorprendente emerso da questa ricerca è che gli effetti nocivi della sedentarietà valgono anche per coloro che praticano un’attività fisica regolare ma restano gran parte della giornata seduti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica JAMA.

Lo studio

I ricercatori hanno esaminato i dati della Biobanca del Regno Unito (archivio che raccoglie dati sulla vita, la salute e la morte di migliaia di britannici) relativi a quasi 50 mila persone, tra uomini e donne di età pari o superiore ai 60 anni (nessuno soffriva di demenza), e fatto indossare ai partecipanti allo studio per una settimana dei tracker (rilevatori di attività) che misuravano i loro movimenti e quanto restavano seduti durante il giorno. Grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale che hanno interpretato i dati dei tracker, gli scienziati hanno ricostruito i movimenti in ogni minuto della giornata dei volontari (quando si muovevano e quando stavano sedute o fermi, ma non dormivano). Hanno poi consultato periodicamente, nei successivi sette anni, i documenti ospedalieri e le cartelle cliniche per vedere se segnalavano una qualche forma di demenza.

La correlazione tra sedentarietà e declino cognitivo

Dall’analisi dei dati è emerso che chi stava seduto per oltre 10 ore al giorno aveva un rischio di sviluppare demenza nei 7 anni successivi superiore dell’8% rispetto a chi restava seduto meno di 10 ore. Per chi trascorreva circa 12 ore seduto, il rischio di demenza era addirittura superiore del 63%. "Non è poi così impossibile trascorrere 10-12 ore seduti – ha sottolineato il prof. David Raichlen, tra gli autori del lavoro -. Succede al lavoro, in macchina durante gli spostamenti, a pranzo e a cena. Questi livelli estremi di sedentarietà sono quelli in cui vediamo un rischio molto più elevato di declino cognitivo e di memoria".

L’attività fisica regolare non compensa lo stare seduti per 10 ore

Con grande sorpresa, i ricercatori hanno scoperto che neppure praticare regolarmente un’attività fisica compensa gli effetti nocivi dello stare seduti per 10 re benefici. "Le persone che svolgevano attività fisica o sportiva ma poi se ne stavano sedute per 10 ore o più - hanno affermato gli autori - erano inclini alla demenza tanto quanto le persone che non avevano praticato esercizio". Lo studio era di tipo associativo, per cui ricercatori ha dimostrato solo l’associazione tra sedentarietà e declino cognitivo, ma non il nesso di causale. Hanno, però supposto delle ipotesi. "Il flusso sanguigno cerebrale - hanno ipotizzato - potrebbe essere influenzato dallo stare seduti, riducendo l’apporto di ossigeno e nutrienti al cervello".

Una breve camminata ogni 30 minuti seduti limita i danni della sedentarietà

Per limitare gli effetti nocivi causati dall’eccessiva sedentarietà bisogna fare delle pause attive frequenti che interrompano il tempo prolungato in cui si sta seduti. A tal proposito i ricercatori della Vagelos College of Physicians and Surgeons della Columbia University, hanno calcolato quanto spesso dovremmo alzarci dalle nostre sedie (e per quanto tempo) per compensare i rischi per la salute che derivano dallo stare seduti per 8 ore al giorno e più. Secondo la ricerca, pubblicata su Medicine&Science in Sports&Exercise, la quantità ottimale di movimento è cinque minuti di camminata ogni 30 minuti seduti. Tuttavia, anche fare una camminata di un minuto ogni 30 minuti seduti ha fornito modesti benefici, mentre camminare ogni 60 minuti (per un minuto o cinque minuti) non ha fornito alcun beneficio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stai seduto per 10 ore al giorno? Ecco quali sono i rischi

AgrigentoNotizie è in caricamento