rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Messa in suffragio

La Guardia di finanza ha ricordato il tenente colonnello Pellegrino morto a soli 53 anni

Le Fiamme gialle: "Il ricordo del suo instancabile lavoro continuerà a ispirare coloro che difendono gli ideali di giustizia e di legalità e che oggi ricevono, simbolicamente, il passaggio del testimone da un servitore dello Stato, rapito da un male che lo ha sottratto alla sua famiglia"

Le Fiamme gialle hanno ricordato, ieri sera, nella chiesa di San Giuseppe, il tenente colonnello Maurizio Pellegrino, comandante del nucleo di polizia Economico-finanziaria che è scomparso prematuramente lo scorso 17 novembre. 

Alla messa in suffragio ha preso parte il comandante regionale Sicilia del Corpo, il generale di divisione Cosimo Di Gesù, nonché tutti i vertici delle locali autorità civili e militari, d’intesa con la vedova Rosetta Miccichè e i figli Cleto e Simona. 

Guardia di finanza in lutto: è morto il tenente colonnello Maurizio Pellegrino

Alla funzione religiosa, concelebrata dal parroco: don Enzo Sazio e dal cappellano militare del comando regionale Sicilia della Guardia di dinanza, don Antonino Pozzo, hanno preso parte le Fiamme Gialle in servizio e in congedo di questa provincia. Tutti si sono stretti ai familiari rivolgendo un ultimo e commosso saluto all’ufficiale superiore deceduto a soli 53 anni. La sua morte lascia un vuoto non solo nel cuore dei suoi colleghi ma anche di tutta la comunità agrigentina che Pellegrino ha servito con passione e generosità. La carriera del tenente colonnello Maurizio Pellegrino è stata caratterizzata, infatti, da una dedizione e una competenza esemplari, qualità che lo hanno reso un modello per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco. Il suo contributo al Corpo della Guardia di finanza è stato davvero prezioso e il ricordo del suo instancabile lavoro continuerà a ispirare coloro che difendono gli ideali di giustizia e di legalità e che oggi ricevono – simbolicamente - il passaggio del testimone da un servitore dello Stato, rapito da un male che lo ha sottratto alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi colleghi. Il commosso abbraccio dei suoi finanzieri testimonia la profonda stima e l’indiscusso affetto che il tenente colonnello Pellegrino ha saputo quotidianamente guadagnarsi, da esemplare ed irreprensibile servitore del Paese.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Guardia di finanza ha ricordato il tenente colonnello Pellegrino morto a soli 53 anni

AgrigentoNotizie è in caricamento