Pulizia ed energia, una turista: "Ecco su cosa devono puntare i giovani di Lampedusa"
Mi auguro che questo sia un posto adatto per far pervenire ai giovani di Lampedusa qualche considerazione sulla loro bellissima isola. Due cose mi hanno colpito durante il mio soggiorno, che sicuramente conto di ripetere nei prossimi anni. La prima riguarda la pulizia, non tanto quella di vie e piazze, la cui carenza sembra un male incurabile in Sicilia e ci vorranno generazioni per far capire che non basta una casa tirata a specchio, ma quella dei fondali delle spettacolari calette dell'isola. All'uscita di cala guitgia, sulla destra, forse per lavori sul promontorio, sott'acqua c'è di tutto. Ci si potrebbe costruire una casa con putrelle, mattoni, taniche e tutto quello che è stato sversato in mare. In ogni insenatura, vedi cala Creta e cala francese, la risacca accumula quintali di plastica in due metri scarsi di acqua, plastica che si frammenta nelle dannosissime micro particelle. Basterebbe qualche dozzina di volontari, turisti inclusi, per ripulire quei fondali, come ho provato a fare io a mare morto. La seconda ha a che fare con l'energia. In un'isola inondata da 300 giorni di sole l'anno, non è tollerabile una centrale a gasolio, per giunta a ridosso di un'insenatura come cala Pisana. Alcuni operatori turistici si sono lamentati di bollette salate ma non sono in grado di far sentire il proprio dissenso. Con un entroterra arido e senza coltivazioni, l'isola andrebbe tappezzata, con fondi europei, di pannelli solari, trasformandola nella prima località del Mediterraneo carbon free. Tutto potrebbe andare a energia elettrica raccolta dal sole e nel giro di pochi anni non entrerebbe più un goccio di benzina. Transizione difficile? Senz'altro, visti tutti i mammasantissima che hanno qualcosa da guadagnare dallo status quo, ma non impossibile. Un esempio: se l'affitto di uno scooter costa 120€, il noleggio di una bici elettrica non può costare 100€, perché due turisti spenderebbero 80€ di più e quindi parliamo di green per nulla. Bisognerebbe utilizzare meglio i soldi disponibili per questi scopi. Ai primi di giugno ho ascoltato un paio di comizi che la sera accompagnavano il passeggio in via Roma. Perfettamente in linea con la classe politica nazionale, si discuteva di argomenti ridicoli, troppo lontani dalle esigenze dell'isola e dei giovani che non vorrebbero abbandonarla. Spero che siano loro a spingere per un miglioramento sociale ed energetico di quella che, con 6 mesi l'anno di turismo di alto livello, ha tutto il diritto di diventare una delle più prospere realtà del Mediterraneo.