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Psicologia della Notizia

Psicologia della Notizia

A cura di Florinda Bruccoleri

Maledetta primavera

L’aumento delle ore di luce provoca un ritardo nella secrezione della melatonina, ormone importante nel sonno, e altera quindi alcuni ritmi biologici

Esiste un vecchio detto popolare che sarà passato nella mente di tutti noi almeno una volta nella vita e che trova la sua massima espressione in questi giorni: “aprile dolce dormire”. E non rimane oggi semplicemente una buffa frase di qualche filastrocca riservata ai mesi, ma la scienza conferma quanto sia veritiero e verificabile questo detto.

Infatti, proprio quando le giornate più belle hanno inizio, il sole regna alto e sovrano fino al tardo pomeriggio, l’aria diventa più vellutata e il mare comincia a rasserenarsi paradossalmente il nostro orologio biologico entra in un conflitto naturale con quelle lancette che riportano l’ora legale. Così svegliarsi presto la mattina diventa alquanto difficile e quando finalmente siamo capaci di alzarci, una sorta di dolce torpore ci accompagna per alcune ore impedendoci di portare a termine gli impegni prefissatici per quel giorno che sembra finire d’improvviso, a disconferma quasi del fatto che le giornate si “sono allungate”.

Risultato di questi ritmi rallentati: stanchezza, svogliatezza ed irritabilità. Causa di questa decelerazione fisiologica il fatto che l’aumento delle ore di luce provoca un ritardo nella secrezione della melatonina, ormone importante nel sonno, e altera quindi alcuni ritmi biologici. Sembrerebbe come essere temporaneamente colpiti da quella “sindrome da letargo” che ci vede per la maggior parte stanchi, privi di forze, con difficoltà di concentrazione e sempre irritabili, proprio adesso che abbiamo atteso tutto l’inverno per la bella stagione e proprio adesso che la natura si risveglia noi sembriamo avere l’effetto opposto.

Secondo gli esperti, quello che loro definiscono “mal di primavera” colpisce un numero sempre maggioredi italiani. I malesseri legati al cambio di stagione si sono sempre avvertiti ma oggi i disagi sembrano essere diventati più frequenti. Secondo lo studio promosso dall'Osservatorio FederSalus (l'associazione che riunisce le principali aziende italiane produttrici di prodotti salutistici) condotto tra psicologi, nutrizionisti e dietologi, per il 74% degli esperti intervistati la primavera è uno dei periodi in cui gli italiani denunciano maggiori disturbi. Alla base di questo aumento di disturbi, che alcuni degli esperti intervistati definiscono come "esponenziale", ci sono stili di vita assolutamente scorretti (34%) e una cattiva alimentazione (21%), che fanno mancare il giusto riposo all'organismo, lo sovraccaricano di grassi e poveri di elementi nutritivi essenziali. A tutto questo però si aggiunge anche lo stress (18%), sia psicologico che fisico a causa dei ritmi di lavoro, degli sbalzi di temperatura, del freddo e della scorretta alimentazione.

Ecco allora che proprio in questo periodo bisogna fare attenzione al proprio fisico, ma anche alla propria psiche. Dedicare più tempo e attenzioni a se stessi è fondamentale per il benessere psicofisico. Alternare il lavoro o lo studio a momenti di pausa e relax. No a follie alimentari. Ricordarsi sempre dell’importanza delle buone abitudini. Ma soprattutto attenzione ai segnali che arrivano dal proprio corpo. Più che in altri periodi dell’anno è importantissimo ascoltare e seguire le esigenze segnalate dal proprio corpo. Malesseri che si ripresentano, continuo cattivo umore, disturbi alimentari potrebbero essere il segnale dell’arrivo di una depressione che ci si trascinerebbe poi per mesi e mesi. (cfr. italiasalute.it) Solo ascoltandoci attentamente e benevolmente potremmo sapere ciò che è meglio per noi in questo periodo di ciclica e prevista transizione.

Dopodiché “esploderà maggio e sarà così beato chi per tempo avrà seminato”.

Dott.ssa Florinda Bruccoleri

Psicologa, Psicoterapeuta in formazione,
Psicooncologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it

Per contatti: florindabruccoleri@hotmail.it

Maledetta primavera

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