rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Psicologia della Notizia

Psicologia della Notizia

A cura di Florinda Bruccoleri

Facebook: cronaca delle vacanze minuto per minuto

C’è poi quell’ "ossessione" di rendere bella, attraente, la propria pagina: si scelgono le foto profilo migliori, l’immagine di copertina più originale... Florinda Bruccoleri ci parla del rapporto tra Facebook e le vacanze

Tutti, o quasi, hanno un profilo Facebook da aggiornare ogni mattina appena svegli, ancor prima magari di prendere il caffè o aprire la finestra. Tutti, o quasi, visitano quotidianamente le pagine di amici, di conoscenti, del proprio partner o di ex fiamme spentesi nel tempo.

C’è poi quell’ “ossessione” più o meno diffusa di rendere bella, attraente, la propria pagina: si scelgono le foto profilo migliori, l’immagine di copertina più originale, aggiornamenti di stato simpatici o accattivanti. E per ultimo, ma non per importanza, si postano tutte le foto (nessuna esclusa, anche la più sfocata) dell’ultima serata nel nuovissimo locale appena inaugurato o della vacanza in posti più in, chic, vip…chiamateli come volete. Quasi come se si partecipasse ad una sorta di torneo dell’esibizionismo dove indispensabile per la vittoria è dimostrare di essere stati in luoghi esclusivi, costosi, dove sia presente tutta la mondanità della città.

Così, mentre un tempo andare in vacanza equivaleva a godersi il tanto atteso riposo oggi pare che ogni istante, che dovrebbe essere dedicato alla spensieratezza, diventa piuttosto smania di paparazzare ogni cosa: da ogni singolo piatto sulla tavola a ogni movimento che diventa una sequenza di azioni priva di emozioni perché troppo impegnati a bombardare le bacheche degli amici con cartoline fac-simile di un divertimento poco assaporato.

Quali sono le motivazioni e quali gli effetti sugli altri di tale atteggiamento?
Pare che questa attenzione smaniosa a rendersi piacevoli appartenga un po’ al mondo di Facebook o dei social in generale dove le persone tendenzialmente recitano una parte (quella positiva, sorridente e sproporzionata)  nascondendo il lato negativo della loro personalità, cercando di apparire sempre migliori.
Anche se a forza di raccontare il bello di sé si rischia di dimenticare il lato oscuro o comunque quello reale.
Così se pubblichi migliaia di foto delle tue vacanze per rendere universale ogni tuo spostamento stai innanzitutto alimentando il tuo ego e pompando la tua immagine sociale. È come stare sempre lì davanti ad uno specchio a curare la propria immagine per raccogliere sempre più l’approvazione degli altri.

Altri che, nel frattempo, si ritrovano con la bacheca invasa ed intasata dalle migliaia di foto e di aggiornamenti di stato con tanto di localizzatore puntato su posti più “in”.

Questo si traduce in una sottile forma di tortura per chi è al lavoro e, nella pausa caffè, scopre il collega o il conoscente spaparanzato su qualche spiaggia da sogno. E così mentre qualcuno soffre per il fatto di essere ancora in città altri se la spassano. E se per sconfiggere l’invidia generata da quelle immagini basterebbe chiudere la pagina o distogliere lo sguardo, di contro si attende la propria di vacanza o di libertà per ricambiare il “favore” diventando i paparazzi di sé stessi e mitragliando tutti quanti di cartoline virtuali. 

Morale: nei mesi estivi l’home page di ciascun cliente di Zuckerberg si tramuta in un infinito catalogo-vacanze.

Ma la vera felicità, la spensieratezza, la libertà, appartengono a quelle persone che non hanno un unico pensiero fisso di mettere delle fotografie su Facebook mentre stanno godendo di una giornata con la propria famiglia o con gli amici. Non ci pensano neppure a rovinare degli attimi irripetibili. Oppure ci pensano, sì, ma in un momento più ragionevole, più sensato: dopo.

Dott.ssa Florinda Bruccoleri
Psicologa, Psicoterapeuta analista transazionale,
Psicooncologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it

Facebook: cronaca delle vacanze minuto per minuto

AgrigentoNotizie è in caricamento