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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il dibattito / Sciacca

Terme di Sciacca, La Rocca Ruvolo e Gallo: "Governo Schifani punta alla riapertura con il bando della Cassa depositi e prestiti"

Ci sarebbero due operatori interessati a investire sul progetto, il sindaco Termine ottimista: "Sembra che questa volta ci sia la volontà di risolvere il problema"

“L’obiettivo del governo regionale è quello di riaprire le terme di Sciacca e si sta lavorando in questa direzione, ci sarebbero due operatori interessati a investire. Il punto di partenza è il bando della Cassa depositi e prestiti, come ha riferito oggi l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone. La Regione intende puntare sul termalismo, il presidente Schifani, nei prossimi giorni, avrà un incontro con Federterme”. Lo scrivono in una nota i deputati di Forza Italia all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo e Riccardo Gallo, a margine dell’incontro all’Ars dell’assessore all’Economia con i rappresentanti del Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca, il sindaco della città, Fabio Termine, una rappresentanza del consiglio comunale e i deputati del territorio.

“Per il bando della Cassa depositi e prestiti – aggiungono - sono stati stanziati in tutta Italia 990 milioni del Pnrr, per la ristrutturazione complessiva del patrimonio termale di Sciacca e Acireale servirebbero almeno 50 milioni. Quindi, in una prima fase, si punta a reperire i finanziamenti per ristrutturare solo alcune parti del complesso termale saccense. In questi mesi, l’assessorato all’Economia ha avuto una serie di interlocuzioni con la Cassa depositi e prestiti che ha chiesto diversi documenti: dalla perizia di stima alla relazione sullo stato manutentivo, per citarne alcuni. L’assessorato - proseguono Gallo e La Rocca Ruvolo - si è già attivato per inviare tutta la documentazione necessaria entro luglio. L’assessore Falcone lavorerà per pagare il debito da 350 mila euro che il piccolo albergo ha con il Comune in modo da liberarlo dal vincolo, consentirne la ristrutturazione. Fra due settimane ci si aggiornerà sul percorso intrapreso". 

L'ottimismo del sindaco Termine: "Pare che questa volta ci sia la volontà"

“Sembra che questa volta ci sia la netta volontà da parte del governo regionale, rispetto a quelli precedenti, di portare avanti la questione delle Terme di Sciacca. La bontà del lavoro presentato lo scorso anno alla Cassa depositi e prestiti ha fatto sì che le pratiche scorressero spedite".

Lo ha detto il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, che aggiunge: "Presto avremo una risposta definitiva, e ci auspichiamo possa essere positiva. Il piano A per il futuro delle Terme di Sciacca, attualmente, rimane il dialogo con Cassa depositi e prestiti. Le interlocuzioni sono in atto e seguiremo, passo dopo passo, il processo insieme alla Regione. Attualmente Cassa Depositi e Prestiti sta facendo una valutazione sull’intero complesso di beni e non sulle singole unità”.

Catanzaro: "Apprezziamo buone intenzioni ma niente facili entusiasmi"

“La volontà di affrontare in modo deciso il caso delle terme pubbliche siciliane chiuse e in stato di abbandono e degrado ormai da quasi 10 anni, è un primo segnale di attenzione da parte del governo regionale. Ma oggi ci è sembrato di ascoltare Musumeci quando si è insediato, nel lontano 2017. Spero di sbagliarmi. Spero che da oggi cambi finalmente qualcosa”.

E' quanto ha dichiarato il capogruppo all'Ars del Partito Democratico, Michele Catanzaro, al termine del vertice che si è svolto questa mattina nella Sala del Governo dell’Ars.

"Apprezziamo le buone intenzioni manifestate dal governo regionale che sta avendo un dialogo con la Cassa Depositi e Prestiti per individuare le risorse necessarie per riqualificare il prezioso patrimonio termale di Sciacca oggi in disuso – dice Catanzaro – spero che le valutazioni fatte ci conducano a decisioni concrete che diano una speranza alla città e al territorio. Ho chiesto al Presidente Renato Schifani in persona di tenere accesi i riflettori su questa vicenda – aggiunge Catanzaro - di non ripetere gli slogan e le frasi fatte del suo predecessore, sempre ligio nel dire che la Regione Siciliana credeva nel termalismo, per poi lasciare le strutture nello stato in cui sono ormai da 8 anni".

"Sia chiaro che la città di Sciacca ed i suoi cittadini non si lasceranno però andare a facili entusiasmi. Troppe volte sono stati traditi. Insieme all'Amministrazione comunale ed al Comitato civico seguiremo con attenzione ogni fase dell'iter avviato, pronti a “marciare” nuovamente se dovessimo notare che le terme non faranno parte delle priorità del governo regionale".

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