"Poche ore di lavoro e professionalità non riconosciute": i precari di Sciacca e Ribera minacciano lo sciopero
I sindacati chiedono l'integrazione e si rivolgono alla prefettura: "Bisogna dare risposte ai dipendenti part time"
A Sciacca i sindacati non escludono lo sciopero, a Ribera prendono atto delle iniziative assunte dal Comune e chiedono che l’integrazione oraria venga proseguita. C’è fermento tra i lavoratori part-time che operano negli uffici comunali delle due città. Funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Csa Ral per Sciacca hanno avviato la procedura di raffreddamento in Prefettura per rivendicare i diritti di un centinaio di lavoratori part time.
La notizia è riportata oggi sul Giornale di Sicilia. Ad attivare le procedure sono state le segreterie territoriali attraverso Matteo Lo Raso, Salvatore Parello e Vincenzo Lo Re. Nei giorni scorsi si era tenuta un’assemblea per discutere dell’aumento delle ore dei lavoratori con contratto part-time. «Attualmente – scrivono nella nota inviata in Prefettura – il Comune di Sciacca non è in grado di garantire i servizi essenziali per una annosa carenza di personale che si è venuta a creare per una fisiologica diminuzione degli organici a causa di numerosi pensionamenti pensionamento, e il personale dipendente part-time, malgrado l’esiguo orario di lavoro ha compensato nei limiti di orario contrattuale tali mancanze, pur di far funzionare la macchina amministrativa".