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Sabato, 27 Aprile 2024
L'iniziativa / Sciacca

“Accendiamo le terme”: il Comitato civico organizza una mobilitazione per riaprire il simbolo della città

L’appuntamento è il 6 marzo: “Possediamo risorse naturali che vanno sprecate ed un patrimonio immobiliare abbandonato”

Il prossimo 6 marzo, nel nono anniversario della chiusura delle terme, è stata organizzata una manifestazione per chiedere a gran voce la riapertura della struttura-simbolo della città di Sciacca.

Un’iniziativa promossa dal Comitato civico “Patrimonio termale Sciacca” per scendere in piazza e cercare di far rinascere uno dei fiori all’occhiello della città.

“Abbiamo grotte vaporose naturali uniche al mondo - dicono i promotori della mobilitazione - e abbiamo un bacino idrotermale incredibilmente ricco di acque con eccellenti qualità terapeutiche: 3 ancor oggi fruibili, altre 7 chissà. Perdute e da ricercare. Oro bianco che sgorga dalle viscere della terra, legando insieme cura, benessere, cultura, storia e mito, in un mix magico che dovrebbe sviluppare turismo di qualità, e invece, da 9 anni, tutto è chiuso, tutto langue nel degrado.

Ci sono 2 stabilimenti termali, uno in puro stile Liberty e un altro risalente al VIII secolo; un complesso di piscine di acque salso-bromo-iodiche; due hotel, uno dei quali ristrutturato ed inaugurato due volte ma mai aperto; un parco con piscina termale sulfurea su cui, ancora, si investono soldi pubblici per tenerlo chius.! Solo pochi mesi fa circa 500.000 euro spesi per manutenzioni, ma i cancelli restano chiusi e le erbacce tornano a prosperare; un teatro per oltre 700 spettatori, dopo 40 anni ancora incompiuto in una sua part, ma fruibile in altra; un auditorium con annesse sale convegni ed uffici”.

l Sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo unitamente alla Giunta Comunale, esprimono sostegno alla manifestazione. “Ritengo che la questione delle terme - dice Ruvolo - sia di rilevante importanza per Sciacca e per tutto il territorio circostante, che condivide il bisogno di una ripresa economica e sociale basata sul turismo, sulla salute e sulla valorizzazione delle risorse naturali. Le terme rappresentano un patrimonio storico e culturale della nostra zona, pertanto auspico che il governo regionale possa intervenire al più presto per sbloccare la situazione di stallo che da troppo tempo ne impedisce la riattivazione".

Ida Carmina, deputata del Movimento 5 stelle, annuncia la propria adesione alla manifestazione: “Le terme chiuse - dice - sono ancora oggi una
ferita per l’intera comunità e per tutto l’indotto e, piuttosto che essere rappresentare un elemento di sviluppo, come dovrebbe, hanno costituito un vulnus per l’economia e la storia del centro marinaro. Le terme vanno valorizzate con un percorso serio di rinascita, con un cambiamento di passo in modo che non si ripetano gli errori del passato. Da parlamentare del Movimento 5 stelle ascolterò i comitati, i movimenti, la gente comune, l’amministrazione comunale perchè da un confronto con la comunità possa mettere in campo tutti gli strumenti a mia disposizione per raggiungere l’obiettivo della riapertura della struttura".

Anche il Cartello Sociale della provincia di Agrigento parteciperà con una propria delegazione: "Siamo convinti - si legge in una nota - che non si può
procrastinare oltre un intervento della Regione che in questi lunghi anni ha ignorato le potenzialità di un patrimonio di risorse naturali ed immobiliare che utilizzate a pieno regime potrebbero dare sviluppo e benessere alla città e all'ntero territorio. E' arrivato il momento di dire basta ad un inutile sperpero di risorse, è arrivato il momento di dare ascolto alle tante sollecitazioni finora senza risposta, è arrivato il momento di riconoscere i diritti negati a chi ha a cuore il futuro delle terme e di Sciacca".

Ci sarà anche la deputata del Partito democratico Giovanna Iacono. "Sciacca torni ad essere la 'Città delle terme' - dice in una nota - e la Regione e lo Stato garantiscano a questo territorio la possibilità di riappropriarsi di un bene che si è trasformato da promessa di sviluppo turistico a simbolo dell’inefficienza della burocrazia e della vacuità di una certa classe politica. Per questo motivo aderisco con convinzione alla manifestazione che si terrà a Sciacca il 6 marzo, perché si ottengano finalmente risposte concrete alla legittima aspirazione di una città e di un territorio che chiede la restituzione alla collettività di questo bene, che può portare enormi benefici e un importante ritorno in termini occupazionali".

(Aggiornato il 27 febbraio alle ore 13:28)

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