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"Minacce per truccare le aste giudiziarie", nove assoluzioni al processo "Aut Aut"

I giudici della seconda sezione penale, presieduta da Giuseppe Miceli, hanno scagionato tutti gli imputati dello stralcio ordinario

"Assoluzione per non avere commesso il fatto": con questa formula i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Giuseppe Miceli (a latere Rosanna Croce e Vincenzo Ricotta), hanno scagionato i nove imputati dell'inchiesta "Aut Aut" che ipotizza una serie di ricatti e violenze per condizionare l'esito delle aste giudiziarie. 

Si tratta di Claudio Catania, 28 anni, Antonio Oliveri, 31 anni, Bartolo Consagra, 41 anni, Giorgio Candiano, 50 anni, Angelo Candiano, 36 anni, Giuseppe Lombardo, 70 anni, Antonio Cannizzaro, 49 anni, Gerlando Di Carlo, 29 anni, e Angelo Antona, 50 anni, tutti di Licata. 

I reati principali ipotizzati a vario titolo sono di estorsione, usura, detenzione illegale di armi, turbativa d’asta e spaccio di droga. Secondo le indagini dei carabinieri, il gruppo gestiva le aste giudiziarie ricorrendo a minacce e violenze di vario tipo, soprattutto nei confronti dei professionisti incaricati di vendere i beni pignorati. 

L'inchiesta coinvolgeva in tutto diciannove persone. Gli altri hanno definito la loro posizione con patteggiamento o rito abbreviato. 

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