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Venerdì, 26 Aprile 2024

Il Natale che non c'è, "Agrigento punto e a capo": "Venga rivendicata la quota dei biglietti d'ingresso alla Valle"

L'associazione: "E' soltanto un problema di luci oppure manca qualcos'altro? Dove sono i mercatini per i quali era stato annunciato un bando qualche settimana fa?"

Via Atenea era deserta anche con le luminarie di Natale accese. L'associazione "Agrigento punto e a capo" ripropone - focalizzando l'attenzione sul fatto che non è soltanto un problema di luci di Natale - un video realizzato la vigilia di Natale di quattro anni addietro.

Il Natale che non c'è, i commercianti: "Clienti e turisti fuggono altrove"   

"Alla 'luce' della situazione attuale, malgrado 4 anni fa le luminarie fossero già installate, in un confronto con l'attuale condizione, non mi pare che vi sia un grande differenza - scrive Mario Aversa dell'associazione 'Agrigento punto e a capo' - . Allora mi chiedo: è soltanto un problema di luci oppure manca qualcos'altro? Dove sono i mercatini per i quali era stato annunciato un bando qualche settimana fa? Spero tuttavia che, nei prossimi giorni, si realizzi qualche attrazione, qualcosa che spinga la gente ad uscire da casa non soltanto per recarsi la centro commerciale. Qualcosa, insomma, che dia il senso del Natale anche per le strade della città. Onestamente, va dato merito a qualche negoziante o al protagonismo civico di cittadini virtuosi i quali hanno fatto quanto potuto, ma non basta! Non è possibile che per poter respirare aria di festa dobbiamo ridurci a dipendere dai tempi dell'ente Parco! Non è percorribile l'idea di dovere continuare ad elemosinare le ritardate briciole!". 

Il "cuore" della città è senza luminarie, ci penserà il Parco 

"A tal proposito chiedo a Babbo Natale un miracolo: che entri nella testa dei 30 consiglieri comunali (uniti, almeno una volta, per giusta causa sotto un'unica bandiera: 'Per_Agrigento!'); della Giunta al completo, e con in testa il primo cittadino, di procedere in marcia verso la Regione, all'assessorato ai Beni culturali, per - incalza Mario Aversa - rivendicare il diritto dei cittadini di Agrigento ad avere quantomeno un ristoro economico annuo derivante dal prezzo del biglietto incassato dal Parco e pagato dai turisti che visitano la Valle, dei quali riceviamo soltanto la plastica della bottiglia d'acqua vuota, la carta del pacco di patatine o il metallo della lattina di CocaCola, ristoro a compensazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che in atto ricade sulle nostre tasche! Al Parco, i picciuli. A noi la munnizza!". 

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