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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Rifiuti, commercialista di Grotte resta fuori dal collegio dei revisori della "Ama rifiuto"

Rossano Castronovo aveva chiesto di annullare una delibera di nomina da parte della società

Commercialista di Grotte resta escluso dal collegio dei revisori dei conti della società "Ama rifiuto è risorsa". Rossano Castronovo, ex presidente del consiglio e assessore comunale, insieme alla collega Maria Carrubba di Massumeli avevano presentato domanda per venire inseriti nell'elenco degli ammessi per l'organismo che controlla i conti della società in house interamente partecipata da 15 comuni del Palermitano che opera nel campo della gestione del servizio rifiuti.

In seguito a un ulteriore controllo a cura dell'amministratore unico circa il possesso dei requisiti previsti dal bando si riscontrava che il commercialista Pietro La Perna rivestiva la carica di revisore dei conti del Comune di Polizzi Generosa, Comune socio della Società "Ama Rifiuto è risorsa" venendosi così a creare una situazione ostativa all'elezione.

L'amministratore unico diramava pertanto avviso di convocazione dell'assemblea per procedere ad un nuovo sorteggio dei revisori. L'8 ottobre, su proposta del vice sindaco del comune di Gangi, la società deliberava di annullare in autotutela la precedente delibera di estrazione e di procedere ex novo all'elezione del collegio sindacale.

In esito al nuovo sorteggio venivano estratti i commercialisti Giuseppe Provenzano, Giuseppe Barretta e Pietro Castelli quali componenti effettivi del collegio. Dieci giorni più tardi Castronovo inoltrava istanza di annullamento della nuova deliberazione alla società, che veniva respinta.

A questo punto Castronovo e Carrubba, rappresentati e difesi dall'avvocato Vincenzo Caponnetto, proponevano un ricorso davanti al Tar Sicilia, per l'annullamento, previa sospensione, della nuova delibera di nomina del collegio dei sindaci-revisori. Si è costituita in giudizio la società "Ama Rifiuto è risorsa", rappresentata e difesa dall'Avvocato Girolamo Rubino, eccependo l'inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione.

Il Tar Sicilia di Palermo, condividendo l'eccezione formulata da Rubino, ha dichiarato inammissibile il ricorso. il collegio dei revisori dei conti resterà in carica mentre i ricorrenti dovranno pagare le spese giudiziali. 

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