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Raccolta straordinaria di pneumatici sulle coste di Lampedusa

L’'associazione Marevivo e il consorzio EcoTyre sono intervenuti con un progetto patrocinato dal Ministero dell’'Ambiente e di Federparchi-Europarc Italia

Raccolta straordinaria di pneumatici abbandonati a Lampedusa. L’'associazione Marevivo e il consorzio EcoTyre sono intervenuti a Lampedusa con "Pfu Zero sulle coste italiane", il progetto di raccolta straordinaria di pneumatici fuori uso abbandonati, con il patrocinio del Ministero dell’'Ambiente e di Federparchi-Europarc Italia e in collaborazione con la Guardia costiera. All’'evento hanno partecipato Salvatore Martello, sindaco del Comune di Lampedusa, Paolo Monaco, comandante della Capitaneria di Porto di Lampedusa, Carmen Di Penta, direttore generale Marevivo, ed Enrico Ambrogio, presidente EcoTyre. 

Le operazioni di recupero degli pneumatici in mare si sono svolte sabato 24 giugno al Porto Vecchio, dove hanno lavorato le squadre dei subacquei della divisione sub Marevivo con la collaborazione dei diving locali, Blue Dolphins Diving, Marina Diving, Moby Diving Center, Pelagos Diving Center e Wild Tuna Diving. Sono state raccolte in mare più di 100 gomme giunte a fine vita. A queste vanno aggiunte le circa 800 gomme raccolte presso l’isola ecologica oggi, lunedì 26 giugno, secondo quanto previsto dall'’accordo tra EcoTyre e Lampedusa. Tra terra e mare sono stati portati via complessivamente 10 tonnellate di pneumatici fuori uso. 

L’iniziativa, infatti, rientra nel protocollo d’'intesa che EcoTyre, il Consorzio primo in Italia per numero di Soci, ha sottoscritto nel 2015 e rinnovato nel 2016 con l’'isola, in collaborazione con Marevivo, che prevede la raccolta straordinaria e il ritiro periodico degli pfu presenti a Lampedusa. Le caratteristiche geografiche determinano una serie di difficoltà logistiche oggettive per la gestione degli pfu e questo nel tempo può determinarne un possibile accumulo. EcoTyre, per far fronte a questa situazione, fornisce gratuitamente e periodicamente il servizio di ritiro degli pfu e ne garantisce l’avvio al corretto recupero. 
Il progetto sperimentale a Lampedusa ha avuto un grande successo; per questo sono stati sottoscritti successivamente altri due protocolli, uno con il Comune di Pantelleria e uno con il Comune di Ustica.

Gli pfu raccolti a Lampedusa rispetteranno, dunque, la corretta filiera: saranno condotti dai mezzi del Consorzio EcoTyre agli impianti di trattamento per essere gestiti. Sono, infatti, una tipologia di rifiuto cosiddetta ‘permanente’: se lasciata in natura e in mare, necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente. Se gestita in modo corretto, invece, è riciclabile al 100%: la maggior parte viene triturata generando il cosiddetto “granulato di gomma”, un materiale di riciclo riutilizzabile per diversi usi come i fondi stradali e le superfici sportive, per l’isolamento o per l’'arredo urbano.

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