Sounday, ecco Paolo Antonio: il cantautore a Licata
Al prossimo Sounday si esibirà il cantautore catanese Paolo Antonio. L'appuntamento è previsto per domenica 6, dalle 21.30, alla Drogheria di Licata.
Il programma di agosto continuerà, poi, con: MoveBreakers, lunedì 7; Ennio Salomone, mercoledì 9; Sikutìvu, domenica 13; Paola Bivona, giovedì 17; Luce Palumbo e Paolo Alongi, giovedì 24; Shabby&Co, domenica 27; Peppe Milia, giovedì 31. Paolo Antonio Cantautore classe 1983, vive a Milano ma è nato e cresciuto a Catania. Ha aperto i concerti di Fabrizio Moro, Simone Cristicchi, Paolo Belli, Anna Tatangelo, Tinturia, Mario Incudine e molti altri artisti. Si definisce “un cantautore impegnato ma per nulla impegnativo”. Racconta il mondo visto attraverso i suoi occhialoni bianchi, con un'ironia disarmante e una musicalità pop che entra in testa al primo ascolto.
Il suo esordio avviene nel 2010 con la pubblicazione dell’EP “Buona Fortuna”. Nel 2014 riceve grande visibilità grazie al brano “Piacere Salvatore”, finalista al premio “Musica contro le mafie”, trasmesso da molte radio e recensito da Repubblica, Corriere, Excite e altre testate.?
Nel 2015 vince il XV Lennon Festival con il brano “Lampedusa” e riceve ottimi consensi di critica e pubblico, oltre al plauso di Giusi Nicolini, sindaco dell’Isola, in quel periodo candidata al Nobel per la Pace.
Nel 2016, insieme all’etichetta romana Mafi, sotto la direzione artistica di Peppe Mangiaracina (Arisa, Alan Parson), pubblica il singolo "Il Disco del Momento" ed entra in rotazione in decine di radio italiane. Qualche mese più tardi, per la stessa etichetta, pubblica “Son Felice”, brano autobiografico sul tema del coming out, con il patrocinio di Agedo Nazionale (Associazione genitori, parenti e amici di persone LGBT).
Nel 2017 inizia a sperimentare gli "street concert": veri e propri concerti di strada – chitarra e voce più percussioni da piede - in cui suona i suoi brani insieme a quelli dei più grandi cantautori italiani del passato e del presente. In strada, Paolo offre anche uno "street album" in cambio di un libero contributo. Un modo originale ed etico per distribuire la musica, basato interamente sul gradimento della performance live.