“Pensare cultura”: al museo Griffo l'incontro per lanciare una visione di futuro per la Sicilia
S’intitola “Pensare cultura. Prospettive, idee e proposte per la Sicilia” l’incontro in programma sabato 6 aprile alle 10,30 al museo Griffo di Agrigento, su iniziativa di “Articolo 9”, per lanciare una visione di futuro che dia centralità, appunto, alla cultura.
Alla manifestazione, che si aprirà con i saluti del direttore del Parco della Valle dei templi Roberto Sciarratta e del sindaco di Agrigento, Franco Micciché, sono previsti gli interventi di Michele Benfari, già soprintendente dei Beni culturali di Agrigento; di Guido Meli, architetto, referente del dipartimento regionale Beni culturali e identità siciliana per la Legge 77/2006 e tematiche Unesco; Giuseppe Parello, commissario straordinario del Parco della Valle dei templi; Federica Salvo, direttrice del giardino della Kolymbethra; Alberto Samonà, scrittore, giornalista, membro del consiglio di amministrazione del Parco archeologico del Colosseo, già assessore regionale dei Beni culturali e identità siciliana nella scorsa legislatura; Fabio Granata, assessore alla cultura della città di Siracusa e già assessore regionale dei Beni culturali nella 12esima e 13esima legislatura. L’ingresso è libero.
L’incontro nasce per fare il punto sul patrimonio culturale siciliano e per lanciare idee e proposte concrete che vadano nella direzione di una maggiore centralità della Cultura in Sicilia: un appuntamento che vuole essere un momento di incontro volto a ripensare l’isola a partire da una visione di futuro che non si limiti all’esistente, ma guardi a un orizzonte duraturo: “Formuleremo proposte concrete – sottolineano i rappresentanti di ‘Articolo 9’ – per valorizzare le professioni della cultura, per dare una funzione centrale ai parchi archeologici e ai musei nell’ambito dell’offerta culturale siciliana e per realizzare una rete della cultura che coinvolga competenze e ambiti diversi. Il nostro intento è fornire una prospettiva per una narrazione nuova della Sicilia e, non a caso, vogliamo farlo da Agrigento, Capitale italiana della cultura nel 2025. Il futuro della nostra terra non può attendere e va immaginato, pensato e costruito a partire da una visione di lungo periodo”.