La "Zingarella" di San Calò in versione jazz manouche, la fusione tra Sicilia e Ucraina
Tutta opera del giovane agrigentino Fausto Savatteri, che insieme al suo gruppo (Four On Six) e ad una band ucraina, ha realizzato una versione unica della canzone che celebra il Santo Nero di Agrigento
Pensate alla melodia che dalla prima alla seconda domenica di luglio invade le strade di Agrigento: "Zingarella", meglio conosciuta come la musica che accompagna le processioni di "San Calò". Immaginate di sentirla suonare da un agrigentino doc, quale il giovane Fausto Savatteri, insieme ad una band ucraina, mescolando le sonorità e i ritmi dell'Est Europa con le note che da secoli portano la festa nelle strade di Agrigento. Il risultato è una splendida musicalità che intreccia il moderno con la storia, la tradizione con l'innovazione, l'amore per un santo come San Calogero con la voglia di sperimentare nuovi armonie. La collaborazione tra il gruppo di cui fa parte Fausto Savatteri, il "Four On Six", e i musicisti ucraini, maestri del Conservatorio di Kiev, è nata quasi per caso a Milano.
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"In un pomeriggio - racconta Savatteri - abbiamo registrato e improvvisato spaziando dalla 'Zingarella' a polke ucraine, passando per brani e standard jazz tradizionali. Il linguaggio universale della musica, ma soprattutto la loro bravura, ha - come per magia - visto materializzarsi uno dei miei sogni: la 'Zingarella' in versione jazz manouche".
Oltre all'agrigentino Fausto Savatteri, che suon la chitarra Manouche, del gruppo fanno parte Claudio La Gumina (chitarra Manouche), Davide Laura (violino), Matteo Prina (contrabbasso), Giacomo Tagliavia (contrabbasso) e Vincenzo Marino (sax). I musicisti ucraini, che si trovavano a Milano per una tappa del loro tour al Teatro La Scala lo scorso marzo, sono invece Yuri Lisenko alla "Balalaika prima", Valentin Ligus alla "Balalaika contrabbasso" e Natasha Zhelo alla "dumra".
