La biblioteca Lucchesiana tutta da riscoprire: in mostra una collezione di nuovi e preziosi manoscritti
Sabato 18 marzo alle 16 la biblioteca Lucchesia in via Duomo, nel centro storico di Agrigento, ospiterà la presentazione del catalogo “Incunaboli ad Agrigento I” a cura del direttore don Angelo Chillura.
L’evento è realizzato con la collaborazione di Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei templi di Agrigento. L’obiettivo è far conoscere le collezioni delle più antiche istituzioni bibliotecarie di Girgenti ed aprire alla città luoghi storici e straordinari facendoli diventare importanti centri formativi e d’incontro.
L’impresa catalografica è stata portata a termine da un gruppo di ricerca composto da Alberto Bellavia, Domenico Ciccarello, Vito Fortezza, Cristina Iacono, Giovanna Iacono, Simona Inserra, Marco Palma.
Gli esemplari sono descritti secondo una metodologia mutuata dalla catalogazione dei manoscritti, dando spazio al rilevamento delle note di possesso e degli ex libris, delle decorazioni, della legatura, dello stato di conservazione, delle note manoscritte e di tutti i segni di lettura che denotano l’uso dei manufatti nel corso dei secoli e nei differenti luoghi nei quali essi sono stati studiati, trasportati e conservati.
Il catalogo comprende 103 schede descrittive di esemplari della Biblioteca Lucchesiana e 30 esemplari della Biblioteca del Seminario Vescovile, prodotti tra il 1470 e il 1500.
Dopo l’introduzione del direttore don Angelo Chillura, i saluti di mons. Alessandro Damiano, arcivescovo di Agrigento, di don Stefano Nastasi, rettore del seminario Arcivescovile di Agrigento, di Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei templi di Agrigento e di Vincenzo Rinaldi, soprintendente ai beni culturali e ambientali di Agrigento, seguiranno gli interventi di Giancarlo Petrella, professore ordinario all’Università di Napoli Federico II, dell’onorevole Giovanna Iacono, bibliotecaria e archivista, di Alberto Bellavia della biblioteca Malatestiana di Cesena e di Vito Fortezza, funzionario direttivo della Soprintendenza di Agrigento.
Modererà l’incontro Simona Inserra, professore associato dell’Università di Catania. Concluderà il professore Marco Palma, già docente di paleografia all’Università di Cassino.
Seguirà l’inaugurazione della mostra bibliografica curata da Domenico Ciccarello e Cristina Angela Iacono intitolata “La protesta dei messinesi e altri rari incunaboli”.
La rassegna vuole mettere a disposizione della collettività intellettuale mondiale importanti incunaboli appositamente scelti tra quelli di particolare pregio e valore posseduti; a cominciare dalla Protesta dei Messinesi, stampato a Messina nel 1478 da Heinrich Alding, di cui si conosce questo solo esemplare al mondo, conservato alla Biblioteca Lucchesiana. Per i fruitori sarà un’occasione irripetibile per ammirare da vicino i primi capolavori stampati in Italia e nel mondo.
La mostra sarà visitabile fino al 18 aprile, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 ed il mercoledì dalle 15 alle 18.