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Sabato, 27 Aprile 2024
La delusione

Il "Carrello tricolore" è un flop che non argina l'aumento dei prezzi

Trefiletti (Centro Consumatori Italia): "Controllate bene i prodotti, non vorremmo che fossero riesumati dai sotterranei o dagli scantinati"

Il "carrello tricolore", l’iniziativa anti-inflazione messa in campo dal Governo Meloni per calmierare i prezzi dei beni di prima necessità (fino al 31 dicembre, salvo proroghe), non sta portando i risultati sperati. Chi ha provato a simulare una normale spesa mettendo nel carrello i prodotti scontati è uscito dal supermercato risparmiando pochi centesimi, in alcuni casi molto meno di quanto si risparmia con le offerte già messe in campo dalle catene della grande distribuzione.

Federconsumatori: "Pubblicità ingannevole"

Le associazioni di consumatori, che in queste settimane stanno monitorando l’iniziativa, sono sul piede di guerra. "Il carrello tricolore - si legge in una nota di Federconsumatori - può anche essere stato ideato con le migliori intenzioni, ma di fatto, così come è stato realizzato, sarà probabilmente inefficace, se non come spot pubblicitario. Anzi, più prossimo, forse, a una pubblicità ingannevole, visto che dalle nostre rilevazioni e dalle segnalazioni degli utenti emerge che molti esercizi aderenti non hanno dato alcuna rilevanza agli sconti né alla composizione del paniere, così aleatoria e non accompagnata, per esempio, da misure condizionali di supporto".

Molto critico anche Rosario Trefiletti, Presidente Centro Consumatori Italia: "Premesso che qualsiasi cosa si faccia per le famiglie deboli e a basso reddito da noi è comunque giudicato positivamente - spiega - siamo di fronte a una forte insufficienza, perché quando si dice che i prezzi vanno mantenuti e non aumentati fino alla fine dell’anno si formalizza che tutti, dai coltivatori ai consumatori, continueranno a subire ingenti profitti della filiera".

Prezzi non più giustificati

Sul fronte opposto, in questi mesi, gli ingenti aumenti dei beni di consumo sono stati giustificati con altri aumenti causati dalla pandemia e della guerra in Ucraina, in particolare quelli dell’energia. "Le giustificazioni che vengono date per spiegare l’aumento dei prezzi - spiega ancora Trefiletti - sono legate a due fattori: l’aumento del costo delle materie prime e quello dell’energia. Ora entrambi sono in netta flessione, anche se la seconda costa ancora parecchio, pur essendo ormai lontana dai picchi del 2022. Non essendoci più queste giustificazioni, la promessa non deve quindi essere quella di non far aumentare i prezzi, ma quella di farli diminuire. Faccio sempre un esempio che a volta suscita ilarità, ma rende il senso di quello che dico: il prezzo delle carote, che prima era di circa un euro al chilo, ora è a 1,80 euro; quindi la soluzione non può essere portarlo a 1,70 euro, ma farlo tornare a un euro o al limite a 1,10, per ammortizzare l’aumento del prezzo dell’energia".

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Rosario Trefiletti, presidente di Centro Consumatori Italia (LaPresse)

Aumenti che rendono sempre più pesante in carrello della spesa delle famiglie italiane, molto più pesante - sostiene il presidente del Centro Consumatori Italia - rispetto a quelli certificati dall’Istituto Nazionale di Statistica. Un vecchio problema che puntualmente riemerge, ovvero i criteri con cui viene deciso il 'paniere'. "Trovo assurdo che l’stat - continua Trefiletti - non faccia delle verifiche sui criteri di rilevazione dei prezzi agroalimentari: ma quale 8 - 10% di aumento sul ‘carrello della spesa’, assolutamente no! Noi abbiamo un istituto che fa rilevazioni settimanali e mensili su sessantuno prodotti agroalimentari e vediamo aumenti minimi del 35 - 40%, fino ad arrivare al 105 - 110%. L’Istat dovrebbe avere un occhio di riguardo su come vengono fatte le rilevazioni che noi riteniamo completamente sottostimate rispetto alla realtà".

"Attenti ai raggiri"

Insomma, il "carrello tricolore" sembra già essere un flop. "Il risparmio - conclude il rappresentante dei consumatori - è ridicolo: laddove si è fortunati si ha uno sconto del 10%; il nulla rispetto agli aumenti che ci sono stati. E comunque su questi sconti vorrei dare dei consigli ai cittadini consumatori che si apprestano a comprare questi prodotti di questo ‘carrello tricolore’: il primo è quello di guardare bene se questi prodotti erano già stati messi prima nei vari scaffali; non vorremmo che fossero tutti ripresi dai ‘sotterranei’ o dagli ‘scantinati’ e rimessi lì. Il secondo consiglio è quello di controllare le date di scadenza, perché purtroppo registriamo spesso, anche quando parliamo delle promozioni già attive nei vari esercizi commerciali, raggiri di questa natura".

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