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Sabato, 27 Aprile 2024
Soldi

Banche, ecco perché da febbraio la rata del mutuo calerà

Ieri primo segnale dell'inversione di rotta. Nessuno ha la palla di vetro, ma ci sono segnali incoraggianti per la prima parte del 2024 per chi ha un mutuo a tasso variabile

L'inversione c'è. A dicembre 2023 si è fermato l'incremento dei tassi di interesse sui mutui. Dopo l'aumento registrato a novembre, nell'ultimo mese dell'anno il tasso sui nuovi mutui erogati dalle banche in Italia alle famiglie si è attenuato al 4,42%, dal 4,50% del mese precedente. Lo riportava ieri alla Abi nel suo rapporto mensile. Secondo l'associazione si tratta del primo calo dopo 24 mesi di rialzi. Il tasso sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è invece ulteriormente aumentato, al 5,69% dicembre dal 5,59% novembre.

Pare dunque che i mutui variabili abbiano invertito la rotta. Ma vale per tutti? A gennaio ci sono mutuatari che, anziché una rata più bassa, se la sono ritrovata aumentata, seppur di poco. Come è possibile? Il tasso del mutuo è composto da due elementi (da una parte gli indici Euribor, dall'altra spread deciso dalla banca). Solo gli Euribor possono cambiare. La risposta è un tecnicismo: alcune banche prendono l'indice a fine mese, altri usano la media mensile e altri considerano l'Euribor di metà mese.

Un metodo unico non c'è quindi è normale che a gennaio ci sia chi non ha ancora visto alcuna riduzione. Inoltre, come ricorda oggi il Sole 24 Ore, "il piano di ammortamento dei mutui stipulati in Italia è definito “alla francese”: un metodo di calcolo matematico che prevede il pagamento della maggior parte degli interessi nei primi anni di vita del mutuo. Di conseguenza alcuni mutui un po’ più datati potrebbero aver visto aumentare leggermente la rata di gennaio per via di un "naturale" aumento della quota capitale".

Nessuno ha la palla di vetro, ma ci sono segnali incoraggianti per il 2024. "La buona notizia - dice Stefano Rossini, ad di MutuiSupermarket.it, al quotidiano di Confindustria - è che queste tecnicalità non dovrebbero inficiare la riduzione delle rate nei prossimi mesi qualora il trend di discesa dei tassi dovesse proseguire e accentuarsi in funzione delle manovre di taglio attese da parte della Bce. Salvo sorprese, dalla rata di febbraio la stragrande maggioranza dei mutui variabili vedrà una riduzione, seppur ancora lieve, della rata".

(fonte: Today)

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