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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Assegno di inclusione, pagata solo metà delle domande in provincia

A fronte di oltre 10mila istanze presentate sono 5mila quelle che sono state liquidate a partire dal 26 gennaio con importi di poco superiori a 600 euro

Iniziano gli accrediti del sostituto del reddito di cittadinanza, cioè il reddito d'inclusione, voluto dal Governo Meloni e arrivano le prime "brutte notizie" per le famiglie della provincia di Agrigento.

Stando ai dati diffusi da Inps, infatti, a fronte di 10.500 domande presentate, solo 5.260 sono state pagate a partire dal 26 gennaio e solo 221 le pratiche per le quali è stata richiesto un supplemento di atti necessari a completare la procedura.

Solo cinquemila, quindi, sono le famiglie che hanno effettivamente ricevuto il sussidio questo mese, con un importo tra l'altro abbastanza esiguo: la somma media erogata è di 618 euro a fronte dei 627 medi su base regionale e un massimo erogabile di poco superiore alle 700 euro.

L’Adi, secondo le linee guida l'Inps, è riconosciuto ai nuclei familiari con un Isee non superiore a 9.360 euro, che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità; minorenne; con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. 

Il sostegno è composto da una componente a integrazione del reddito familiare, quota A, fino alla soglia di 6.000 euro annui, ovvero di 7.560 euro annui, se il nucleo è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. Tale quota viene moltiplicata per la scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, decreto-legge 48/2023, verificata sulla base delle informazioni rilevabili dall’Isee in corso di validità, dagli archivi dell’Istituto e dalle dichiarazioni rese in domanda. In sede di prima applicazione, per le domande presentate fino al mese di febbraio 2024, in assenza di un Isee in corso di validità, la verifica dei requisiti ai fini della erogazione nei mesi di gennaio e febbraio 2024, ove ricorrano le condizioni, è realizzata sulla base dell’Isee vigente al 31 dicembre 2023.

Il reddito d'inclusione viene erogato attraverso la Carta di Inclusione emessa da Poste Italiane.

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