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Il danneggiamento / Porto Empedocle

Panchine distrutte dai vandali a Porto Empedocle, il sindaco: "Non ci sono parole"

Gli elementi di arredo pubblico sono stati letteralmente smontati: le sedute in legno non esistono più e ad oggi sono rimasti unicamente i fianchi in metallo

"Non ci sono parole per commentare e condannare l’atto di vandalismo ai danni di un bene della collettività". Così, sulla pagina Facebook del Comune di Porto Empedocle, interviene il sindaco Calogero Martello, insieme alla sua giunta, dopo il danneggiamento di alcune panchine pubbliche ad opera di ignoti vandali.

"Speriamo che gli autori possano essere individuati saranno prontamente denunciati - dice Martello - assume un significato civile e morale assai grave, perché adombra l’idea di una città scomposta, menefreghista del bene comune che però è sempre pronta a criticare ed addossare ogni responsabilità a chi amministra. Chi amministra si assume le proprie responsabilità, ma la cittadinanza deve assumersi l’obbligo di rispettare le regole, di non sporcare e gettare rifiuti per strada, di non danneggiare gli arredi urbani perché diversamente ogni nostro sforzo sarà inutile. Non ci rassegniamo e continueremo nella nostra attività, sempre e solo nell’interesse del bene pubblico".

Gli elementi di arredo pubblico sono stati letteralmente smontati: le sedute in legno non esistono più e ad oggi sono rimasti unicamente i fianchi in metallo. 

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