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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Marco Travaglio contro Patronaggio: "Perché non arrestò Salvini?"

Il direttore del "Fatto quotidiano" ha firmato un duro editoriale sulla vicenda della nave Diciotti e sulle ipotesi di reato nei confronti del ministro dell'Interno

Il procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, di nuovo nell'occhio del ciclone. Dopo le accuse e gli attacchi rivoltigli nel recente passato, il capo della magistratura agrigentina si trova al centro dell'attenzione nazionale dopo che al ministro dell'Interno è arrivata l'accusa di sequestro di persona a scopo di coazione, omissione di atti d’ufficio e arresto illegale proprio per le vicende della nave "Diciotti", nave militare della Guardia costiera cui Salvini ordinò di rimanere nel porto di Catania senza far sbarcare nessuna delle 190 persone partite dalla Libia e dirette in Italia che si trovavano a bordo. La prima a ravvisare eventuali irregolarità era stata proprio la Procura di Agrigento, ma, dopo un complesso iter istituzionale, la palla è passata al "tribunale dei ministri" che ha chiesto l’autorizzazione a procedere al Senato.

Luigi Patronaggio, sui social è una pioggia di offese al procuratore

Una vicenda complessa e foriera di fiumi di polemiche che, anche se di sponda, tornano a colpire Patronaggio. A firmare un editoriale in tal senso è stato il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, il quale ha ritenuto di rilevare delle incongruenze nell'operato della Procura agrigentina, sostenendo che  "Patronaggio salì a bordo della Diciotti e poi se ne andò come se non stesse accadendo nulla di illecito, sennò avrebbe dovuto ordinare lo sbarco immediato dei migranti e arrestare in flagrante Salvini". Non solo, secondo Travaglio il procuratore rischierebbe a sua volta il processo "per non aver fermato un reato in fieri (art. 40 del Codice Penale: ‘Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo’)".

Vicenda Diciotti, Patronaggio minacciato di morte con una lettera

Se questa la critica - giornalistica - sui social è di nuovo un fiorire di "bufale" dedicate a Patronaggio, che è tornato ad essere oggetto del dileggio dei "leoni da tastiera", che in larga parte lo accusano di essere un magistrato "rosso". 

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